Visualizzazione post con etichetta ottobre. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ottobre. Mostra tutti i post

22 ottobre 2016

Lavorare in Giappone

E rieccomi dopo il "letargo" estivo. L'assenza dal blog è stata causata un po' da pigrizia e un po' da stress legato al lavoro. Lavoro appunto, è arrivato il momento di parlarvi del lavoro in Giappone. Immagino sia un argomento trattato da vari blog e siti web, ma se volete un esperienza sul campo, allora vi racconto la mia. Questa non vuole essere una guida, ma dei semplici consigli su come trovare lavoro in Giappone e dritte sulla questione visti.

La prima cosa su cui bisogna realmente riflettere è la seguente: Voglio davvero lavorare in Giappone? Se la risposta è SI allora vediamo insieme il da farsi.

Andiamo con ordine:

VISTO E TIPOLOGIA DI LAVORO
Per quanto riguarda il visto lavorativo, il modo migliore per ottenerlo è passando da quello studentesco. Quindi, che sia università (non ve la consiglio, troppo costosa) o una scuola di lingua (qui già va meglio), vivere un periodo da studenti e poi cercare lavoro è il metodo più semplice per evitare grattacapi con l'Ufficio Immigrazione. Tuttavia ci sono altre variabili nell'ottenere un visto lavorativo. Per prima cosa bisogna sapere che tipo di lavoro si vuole trovare. Ricordate che il proprio percorso di studi, il lavoro e il visto devono essere correlati tra loro, altrimenti l'Immigrazione può rifiutare la richiesta.

Esempio banale: studi alberghieri (o scuola di cucina in Italia) + lavoro in un ristorante italiano a Tokyo + visto tipologia "esperto di cucina straniera" = probabilità altissime di ricevere il visto.

Di solito gli stranieri in Giappone trovano lavoro con la tipologia di visto "Specialist in Humanities/International Services" che comprende una vasta tipologia di lavori d'ufficio (traduzione, insegnamento, import-export, altri business, ecc). Tuttavia il lavoro che riuscirete a trovare dipende molto dal sapervi "vendere" durante i colloqui e a dimostrare di possedere abilità che magari non avete (avete capito bene, ai colloqui qualche bugia potrebbe darvi punti in più, alla fine qui conta tanto l'apparenza e poco la sostanza).

Un altro punto da tenere in considerazione nella scelta di un lavoro è la dimensione dell'azienda che vi farà da sponsor per il visto. Nella domanda di visto non ci sono limitazioni riguardanti il periodo di permanenza (potete fare richiesta per 1 anno, 3 anni, 5 anni, ecc), ma la decisione finale spetta sempre al nostro carissimo Ufficio Immigrazione. Cosa ha a che fare questo con l'azienda che mi sponsorizza? Ne ha eccome. Una grossa azienda, conosciuta (magari quotata anche in borsa) riceve più fiducia da parte delle autorità, e quindi ha la quasi certezza di ottenere un visto lavorativo per il suo candidato, e con ogni probabilità per un periodo abbastanza lungo. Con un'azienda piccola invece le cose si fanno molto più difficili. Suona un po' mafioso ma è la realtà dei fatti.

GLI STRAORDINARI
Una volta ottenuto il visto e trovato un lavoro, è il momento di darsi da fare. Dalla mia esperienza vi posso assicurare che vivere il Giappone da studenti e da lavoratori, sono due cose completamente diverse. Nonostante la legge preveda le tipiche 8 ore giornaliere, di solito si sfiorano le 10 (se si è fortunati) e in alcuni ambiti lavorativi (tra cui la ristorazione) anche 14-15. Ma quindi lo stereotipo dei Giapponesi che lavorano troppo è vero? La risposta è SI, e i suicidi che non accennano a diminuire (la maggior parte a causa del troppo lavoro) stanno li a dimostrarlo. Ma la cosa che più sorprende è che in molti casi da parte dell'azienda non ci sono direttive esplicite sul lavorare ore in più, i giapponesi lo fanno semplicemente per puro senso del dovere. Se un tuo superiore si ferma qualche ora in più, allora per non rompere l'armonia e non dare una cattiva impressione, lo farai anche tu. Ecco, funziona più o meno così. In alcuni casi (la ristorazione) gli straordinari non pagati sono già inclusi nel contratto, quindi attenzione a cosa firmate. C'è da dire tuttavia che con i gaijin (noi stranieri) ci vanno più leggeri, soprattutto se si è occidentali. Con gli asiatici invece funzione il sistema dell' "armonia". Il consiglio che posso darvi è che, se proprio dovete fare straordinari, assicuratevi che questi siano retribuiti.

LE FERIE
Altro punto dolente del lavorare in Giappone riguarda le ferie. Avete mai visto turisti Giapponesi girare l'Europa in 10 giorni o l'Italia in 5? Ebbene, non lo fanno per masochismo, ma semplicemente per mancanza di ferie. Normalmente le ferie pagate in Giappone sono di 10 giorni il primo anno, per poi aumentare di 1-2 giorni all'anno. In Italia si accumulano le ferie ogni mese già dal primo mese, mentre in Giappone sono già decise e se ne può usufruire a partire dal settimo mese di lavoro. Questo rende di fatto limitante andare in viaggio, o tornare nel proprio Paese di origine
 più volte all'anno. Avere un lavoro d'ufficio, e quindi col weekend libero, vi da almeno la possibilità di farvi mini gite o viaggi a corto raggio. Se invece lavorate su turni (negozi di abbigliamento, ristoranti, cafè, ecc) allora rassegnatevi alle sole ferie pagate.

STIPENDIO E TASSE
Come in molte nazioni anche in Giappone lo stipendio varia da zona a zona ed esiste il minimo sindacale. A Tokyo è di circa 200.000 yen al mese (all'incirca 1800€). Solitamente un contratto tipo prevede un aumento del salario una volta all'anno, più il bonus (la nostra 13sima), le ferie pagate, e i trasporti pagati tutti i mesi. Per uno straniero (soprattutto se qualificato) è facile ottenere stipendi nell'ordine dei 230.000yen quindi in questo caso non c'è da lamentarsi. Inoltre gli affitti in alcuni casi non sono cari come in Italia (se si vive soli, un monolocale da 25mq a 20 minuti da Tokyo centro, con la metro dietro l'angolo, può costare sulle 450€ al mese, il prezzo di una stanza singola a Milano o Venezia).
Per quanto riguarda i contributi per la pensione e l'assicurazione sanitaria, solitamente vengono pagati metà dall'azienda e metà dal lavoratore. Per uno stipendio di 200.000 i contributi ammontano a circa 40.000 di contributi per la pensione e 20.000 di assicurazione sanitaria (ricordo che in Giappone la sanità pubblica si paga salatamente) al mese, che diventano circa 30.000 yen effettivi da pagare (circa 265€). Cosa importante è che i contributi pagati in Giappone valgono anche in Italia, quindi non saranno soldi buttati.
Concludendo la questione "soldi", 1500€ al mese "puliti" sono da considerare come salario base a Tokyo.

IL GARANTE
Per quelli di voi che vorranno vivere in Giappone, ricordatevi che un "garante" Giapponese (un amico va bene) aiuta in molti casi. Contratto lavorativo, contratto d'affitto, telefono, utenze, ecc. diventa una cosa complicata (soprattutto per la casa) se non avete un amico giapponese che garantisca che non siete venuti in Giappone con cattive intenzioni Lol.

Non prendete questa guida come assoluta, ma come considerazioni basate su esperienza personale.



Il prossimo post sarà a sfondo storico un po' come quelle su Nihombashi, ma riguarderà la zona dove vivo. Alla prossima....


12 ottobre 2014

Nuovo Semestre

Eh già, il nuovo semestre è appena iniziato, ma tanto per (non) cambiare un nuovo tifone è in arrivo su Beppu, il quinto in meno di 3 mesi. Tralasciando il meteo (che da sempre gran soddisfazione) è arrivato il momento di parlarvi della nuova gente che è giunta al W3 (il mio piano) per allietare il mio inverno in AP House 1. Se dovessi descrivere il tutto con una parola, sarebbe un qualcosa riguardante divinità suine (chi mi conosce mi ha capito). Ma lasciate che mi spieghi meglio. Questo semestre c'è l'invasione dei centro-asiatici (tutte quelle nazioni che finiscono in -stan, in particolar modo Uzbekistan), nel 95% rigorosamente maschi, e nessuno di questi sembra aver mai visto una donna in vita propria; risultato? Stuprano con gli occhi (per ora) tutte le tipe che per qualche (sfortunata) coincidenza si trovano nella nostra cucina, in qualsiasi ora del giorno. Il resto è formato da altri vietnamiti (maschi) e qualche ragazza che raramente esce di stanza. Insomma è ormai chiaro che questo piano è quello degli sfigati; ma pazienza, non appena finite le lezioni (febbraio) mi trasferirò giù in città spendendo così meno di affitto che di autobus, e inoltre mi sarà più comodo per andare a lavoro.
Per quanto riguarda il capitolo lezioni, per ora posso dire di essere soddisfatto, i prof sono bravi e il contenuto dei corsi interessante. Anche qui però mi ritrovo sempre gente strana. Nel corso "Changing Social Landscape" c'è una tipa israeliana (ma esiste davvero Israele?) che non perde occasione di far notare a tutti che lei è ebrea, e chi mi conosce sa benissimo quanto questo possa irritarmi, ma tant'è. Nel corso di "Hospitality Management" invece c'è una tipa indonesiana che non riesce proprio a stare zitta e passa l'intera ora a ripetere quello che dice il prof o a dare opinioni non richieste, tipo bimbominchias sottuttoio tipico delle scuole medie-superiori; anche qui i miei nervi vengono messi a dura prova, tuttavia lo prendo come un modo per allenare il mio self-control, e se riesco a non smadonnare alle tipe prima della fine dei corsi, potrò ritenermi soddisfatto, lol.
Sul fronte svago niente di interessante, tranne per un mini viaggio di 3 giorni nel Kansai a fine Novembre, durante i quali mi vedrò con i vecchi amici della Ritsumeikan e andremo un po' a spasso per Osaka, Kobe, Kyoto e Nara. Spero in un tempo decente, ma alla fortuna che ho con i viaggi non so...

Per il momento è tutto, ciaoooooo

22 ottobre 2009

Back to Italy....

Rieccomi ad aggiornare cari lettori (sempre se ne saranno rimasti ancora...), ormai da non so più quanto tempo. Tutto ciò a causa di studio, lavoro e scartoffie burocratiche. Tra rinnovo ID Card, tessera sanitaria, versamento per gli esami d'ammissione delle università scelte, che sono la Nihon University e la Chuo University se a qualcuno interessasse (qui solo fare l'esame d'ammissione costa sui 35.000 yen, all'incirca 250 €.....conveniente vero?), e documenti vari non ho il tempo per aggiornare il blog.
Siccome ho poco tempo (e poca voglia di scrivere) vi annuncio solo che a Natale il sottoscritto ritorna in Italia dopo più di un anno, un pò per cambiare aria, lasciarmi alle spalle il Tokyo-Life-Style-Stress, un pò per rivedere amici e famiglia, e anche per mostrare a Soi il Bel Paese. Si, infatti non sarò solo al ritorno, ma bensì accompagnato da Soi, quindi ci sarà anche una gita a Roma di 2-3 giorni...
E proprio a causa di ciò sto sbattendo in continuazione per ottenere i documenti richiesti per l'ottenimento del visto. Comunque il volo è già prenotato, e più precisamente il 21 di Dicembre si parte destinazione Italia...

Ora vado a dormire, alla prossima (chissà quando XD)......ciaoooo.....

29 ottobre 2008

Japanese life...

Ciao raga, scusate se non mi faccio vivo spesso, ma questo è dovuto a varie cause (studio, assenza di novità rilevanti...e anche pigrizia). I giorni passano tranquillamente qui a Tokyo (tranne che per il meteo, che mi ha giocato dei brutti scherzi ultimamente, ovvero un paio di docce fuori programma...), a scuola tutto va bene, nei test vado piuttosto bene e con i compagni ci si conosce (e si ride) sempre di più. Inoltre a novembre ci sarà una mini gita al Mt. Takao, località turistica non molto lontana da Tokyo, famosa per i vari templi e santuari presenti, e sopratutto per gli scenari offerti dalla natura...speriamo in bene (e sopratutto che il tempo sia buono).

Episodio curioso...
Ieri, mentre andavo a scuola, ho accorciato passando dal tempio Sensoji e sono rimasto alquanto sorpreso dalla vetrina di questo negozio...

No, non è un negozio di otaku e quella che vedete non è la spada di Kurosaki Ichigo (Bleach), bensì un coltello da cucina di circa 1 m..........ebbene si, il negozio vende solo coltelli da cucina, quindi non vedo altre risposte.....non riesco nemmeno immaginare per cosa possa essere usato....lascio spazio alla vostra immaginazione....

Ora vi lascio perchè domani c'è un test difficile e devo studiare un pò....
Ciao, alla prossima.......

24 ottobre 2008

Boring event...

Ciao raga, come sapevate già, ieri sono andato ad Ikebukuro con la classe per una specie di convegno per studenti stranieri, tenutosi al Sunshine City. Siccome non sapevo precisamente di cosa trattava, ci sono andato ma ne sono rimasto molto deluso, per il semplice motivo che negli stand si parlava solo jappo, ed io non sono ad un livello di jappo da poter fare conversazione. Essendoci molti stand universitari mi sarebbe piaciuto informarmi un pò, ma visto il problema "linguistico", ci ho rinunciato e sono andato in un'altra sala dove c'era un palco, sul quale si esibivano comici e cantanti improvvisati, e dove si facevano un sacco di attività (origami, giochi vari, prove di strumenti musicali, ecc.). Pur essendomi cimentato in alcuni giochi (uscendone sconfitto naturalmente), mi sono annoiato molto e in più il telefono mi ha lasciato in panne, quindi niente foto (non che ci fossero tante cose da fotografare). Che dire......penso che il prossimo anno (quando sapro parlare bene jappo......almeno spero) questo evento risulterà più interessante.
Per il momento è tutto, ciaoooo..................

22 ottobre 2008

Karaoke forever....

Ed eccomi nuovamente qui ad aggiornare, anche se in ritardo (ci ho messo un pò di tempo per reperire le foto fatte dagli altri).

La giornata di domenica è stata a dir poco stupenda, e per un semplice motivo...sono andato al karaoke!!! Era da tanto che volevo andarci qui in Jap, ma non c'era mai nessuno con cui andarci; questa volta invece i miei nuovi compagni di classe hanno avuto questa splendida idea. Appuntamento a tutti alle 13.30 alla stazione di Okachimachi, nella quale arrivo per primo (circa alle 13.00) e aspetto gli altri. Dopo circa un quarto d'ora si presentano tre compagne di classe, con le quali iniziamo a scambiarci contatti, numeri di cellulare e a farci tante foto. Arrivati anche il taiwanese e gli altri due ragazzi cinesi, aspettiamo Thomas (invitato da me per l'occasione) e gli altri della classe, i quali alla fine non verranno......vabbè pazienza. Con un totale di sole otto persone (ma il meglio della classe....) ci avviamo al locale, che scopriamo appartenere alla sorella di Jj (il taiwanese). Arrivati dentro troviamo già tutto pronto, bevande, strani cibi cinesi (polpo in gelatina, calamari secchi,ecc.....per fortuna c'erano anche gli arachidi), schermi e microfoni accesi, e ci accomodiamo nei divanetti. Naturalmente sono le ragazze ad iniziare a cantare per rompere il ghiaccio, mentre noi altri (sopratutto io e Thomas) cerchiamo qualcosa di semplice da cantare e con molti problemi. Dopo circa mezz'ora di sake, limonata, cibo e musica, il ghiaccio si scioglie completamente e sembra quasi di stare tra amici di vecchia data. In totale 7 ore di puro divertimento, durante le quali un cinese si è sentito male (era ubriaco...) e il francese (ubriaco anch'egli) ha fatto il pagliaccio in continuazione tanto da sembrare pazzo per natura...(può anche essere...).

Tra gli artisti da me interpretati ci sono Linkin Park, The Calling, U2, X-Japan, Blink 182, Greenday e altri che non ricordo. Ogni tanto Thomas mi dava una mano a cantare le canzoni (più che altro le rovinava) in inglese, e visto che eravamo gli unici a saper cantare in inglese ci è toccato aiutare Sooi-san (una delle ragazze) a cantare le canzoni di Avril Lavigne e di Britney Spears....

Ora vi mostro alcune foto scattate per l'occasione; la qualità non è delle migliori quindi sappiate accontentarvi...

Le compagne di classe presenti (da sinistra: Sooi-san, Cho cho-san e Sekki sho-san)......


Il ragazzo taiwanese (Jj) che ha organizzato la festa, qui con Cho cho........


Io e Sekki Sho-san


Sooi-san e Chin ho-san


Io che poso per Sekki sho-san.....


Altra foto in cui c'è anche il francese pazzo.....


Io e Sooi prima di andare al locale...



Le altre foto me le devono ancora dare, al massimo le posto in seguito......
Domani invece c'è una festa ad Ikebukuro (anche se non ho capito bene di che si tratta) perciò niente lezioni, tanto divertimento e naturalmente tante foto.
Poi vi farò sapere com'è andata.....ciao raga!!!

16 ottobre 2008

From Nihonzutsumi.....

Ciao raga.......
no non preoccupatevi, quella nel titolo non è un'imprecazione in giapponese ma bensì il nome del quartiere dove vivo, in Taito city. Per quanto riguarda la casa ha tutti i comfort necessari (compreso il wc con console elettronica per scaldare tavoletta o farsi il bidet) per vivere bene, unico neo è il freddo.....Ora voi penserete frasi del tipo: CHIUDI LE FINESTRE E ACCENDI LE STUFE.........ma non è a quel freddo ke alludo, ma alla gente che ci vive; nonostante i miei continui tentativi d'interagire con gli altri...NADA, non un saluto, una presentazione, ma non solo con me, nemmeno tra di loro......pazzesco. Purtroppo (ahimè, odio ammetterlo)questo è il risultato delle decisioni prese all'improvviso. Chi avrebbe mai immaginato 3 settimane fà, quando andai a disdire l'altra stanza e a prenotare questa, che la vecchia catapecchia di Machiya mi sarebbe mancata? Ebbene sì, provo un pò di nostalgia per quel posto, a testimonianza che in una casa conta molto di più l'atmosfera che la struttura. Infatti, dopo i primi giorni di panico (quando ancora non conoscevo Thomas e Chris), in casa c'era un'aria molto familiare (anche se l'inglese si manteneva sempre un pò sulle sue), si mangiava insieme (naturalmente io cucinavo più di tutti), si guardava la tele, si chiacchierava del più e del meno e qualche volta si usciva a fare un giro. Ma ormai il danno è fatto e ci si tiene quello che si ha, pazienza.

Situazione totalmente differente a scuola (e per fortuna), dove sto conoscendo sempre nuove persone e dove, al contrario delle aspettative, i cinesi cercano di interagire con me e anche se non riusciamo a tenere in piedi una conversazione, poco importa. Oggi c'era la cerimonia per il nuovo anno scolastico, svoltasi in una hall nei pressi della scuola. Naturalmente tutti in tiro per l'occasione, con giacche, cravatte, tailler e scarpe eleganti in quantità. Inoltre l'occasione si è rivelata propizia per scattare un pò di foto con i compagni e le compagne di classe, che posterò più in là visto che non sono stato io a scattarle. Per quanto riguarda la cerimonia di per sè, è stata una cosa un pò noiosa, con il preside che ci dava il benvenuto, i vigili e la polizia che ci spiegavano come comportarsi in determinate situazioni, e via dicendo.......insomma le solite cose.

Per ora è tutto, alla prossima raga, ciaooooo.

14 ottobre 2008

Sunday in Waseda....

Ciao raga, perdonate il ritardo nel postare, ma questa settimana ho avuto tante cose da fare. Prima di tutto il trasloco, con conseguente stress da valigia pesante, poi ho avuto un pò di problemi per acquistare un benedetto cellulare, visto che in AU non hanno personale che parla inglese e infine ho dovuto dedicare il restante tempo (molto poco a dire la verità) allo studio. Unica giornata di svago quella di domenica, durante la quale io e Thomas (il francese) siamo andati a fare una visita al quartiere di Waseda, sede dell'omonima università (nella quale spero di entrare a fine corso), una delle più prestigiose in Giappone. Naturalmente per raggiungere il posto abbiamo utilizzato caratteristica linea tranviaria Arakawa, la quale lungo il tragitto attraversa numerosi quartieri tranquilli e residenziali (molto belli) e poi costa molto meno della metro. Appena arrivati, all'uscita della stazione, subito troviamo l'ingresso del campus universitario e numerose stradine che conducono alle varie facoltà o ad altre scuole (medie e superiori) affiliate alla Waseda University. Dopo aver fatto qualche foto e aver riempito lo stomaco con una bella porzione di ramen, iniziamo ad esplorare le zone limitrofe. Molte strutture in stile occidentale, piccoli parchi corredati da giochi per bambini, e un piccolo fiume donano alla zona un fascino unico. Davvero consiglio a tutti di farci una passegiata, in caso vi trovaste a Tokyo. Adesso veniamo alle foto, che essendo state fatte con il cellulare non sono un granchè, ma meglio che niente.

Il mitico tram dell'Arakawa line...


L'entrata della Waseda University...


Vista di un piccolo canale da un ponticello...


Un palazzo dall'architettura bizzarra stile Gaudì....


Questa l'ho tenuta per ultima perchè è unica. Un signore portava a passeggio una tartaruga gigante, con tanto di scarpette (faceva davvero impressione)....


Bè raga adesso vado, alla prossima ciaoooo.

07 ottobre 2008

School: Chapter 1.....TESUTO

E fu così che passò il primo giorno di scuola.....già, ma come??? Bella domanda, ma iniziamo con ordine. Per sfatare il tabù dell'italiano perennemente in ritardo arrivo a scuola con un'ora di anticipo (sarà stata l'ansia del primo giorno), e una ragazza tanto gentile quanto carina mi fa gentilmente accomodare in classe ad attendere che arrivino tutti. Dopo circa mezz'ora di entra una ragazza cinese alla quale gentilmente porgo i miei saluti, ricevendo amalapena un timido HI (cavolo 'sti cinesi so gente "molto" socievole.....) e va a sedersi; passati altri 10 minuti in un totale quanto snervante silenzio arrivano gli altri e anche la prof, una donna sulla cinquantina, molto attiva, che si presenta e ci spiega alcune cose riguardo il test. Dopo circa 10 minuti finalmente si inizia con il test, che subito si rivela essere difficilissimo, con tanto di esercizi e traccie tutte in jap, delle quali non capivo na mazza. L'unica cosa che mi consola è il fatto che le espressioni sulle faccie degli altri non è molto diversa dalla mia, e così inizio a fare qualcosa.....o almeno ci provo. Finito il tempo a disposizione (e finite anche le speranze di prendere un buon punteggio), la prof ci ritira i fogli e va via. Il resto della giornata passa con le varie spiegazioni dei prof riguardo alle regole da seguire (durante la lezione non mangiare, bere, dormire, telefonare o parlare) e ai documenti da portare domani.
Alla fine delle lezioni un ragazzo cinese inizia a parlare con me, curioso del fatto che un italiano sia capitato proprio lì, a dimostrazione che per fortuna non tutti i cinesi sono asociali (ma la maggiorparte si). Nessuna traccia invece degli altri stranieri (koreani, idonesiani), ma vedrò di scovarli. Domani si dà il via alla formazione di quella che sarà la mia classe e alle presentazioni.
Vi terrò informati, ciaoooo.