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01 agosto 2020

Hokkaido Summer

E rieccomi con xxxxx mesi di ritardo a raccontarvi del mio viaggio estivo in Hokkaido. La stagione delle piogge in questo 2020 è stata a dir poco lunga ed estenuante (come se la pandemia non bastasse). Dopo aver programmato inizialmente di andare a Gifu, io e Nik abbiamo optato per una vacanza last minute in Hokkaido. Il motivo è semplice: era l'unica zona del Giappone in cui non pioveva.
In realtà c'ero anche già stato in Hokkaido (vedi post vecchi) e mi era piaciuto molto, quindi perché no. Inoltre a sto giro avrei visto un Hokkaido diverso, estivo, verde e soprattutto senza pioggia (si, non mi piace la pioggia). Ci siamo fatti una bella vacanza on the Road, girato un po' di bei posti e mangiato come indegni. 

Arrivati a Sapporo in aereo, abbiamo trascorso un paio di giorni in città (io c'ero già stato, ma Nik no, quindi ci siamo presi un po di tempo), e poi abbiamo iniziato il driving tour in auto, andando a Furano (zona famosa per i campi di lavanda e i suoi paesaggi suggestivi), Obihiro a trovare un vecchio amico, per poi prenderci un paio di giorni nei pressi del lago Toya (posto veramente consigliato, soprattutto per fare campeggio).

Non mi soffermo molto, e vi lascio al mini report fotografico.

Una volpe incontrata nei dintorni del Lago Toya.



Uno dei panorami mozzafiato del lago Toya.



Altra vista del lago Toya.




Questa "clava" gigante appertenente a qualche Oni sta a ricordare
che Noboribetsu è un famoso centro termale.



Panorama di Furano,
 con i suoi caratteristici campi di lavanda.



I vecchi stabilimenti della birra Sapporo,
nella omonima città, capoluogo della regione.




Vista di Sapporo dall'alto della Sapporo TV Tower.



22 ottobre 2016

Lavorare in Giappone

E rieccomi dopo il "letargo" estivo. L'assenza dal blog è stata causata un po' da pigrizia e un po' da stress legato al lavoro. Lavoro appunto, è arrivato il momento di parlarvi del lavoro in Giappone. Immagino sia un argomento trattato da vari blog e siti web, ma se volete un esperienza sul campo, allora vi racconto la mia. Questa non vuole essere una guida, ma dei semplici consigli su come trovare lavoro in Giappone e dritte sulla questione visti.

La prima cosa su cui bisogna realmente riflettere è la seguente: Voglio davvero lavorare in Giappone? Se la risposta è SI allora vediamo insieme il da farsi.

Andiamo con ordine:

VISTO E TIPOLOGIA DI LAVORO
Per quanto riguarda il visto lavorativo, il modo migliore per ottenerlo è passando da quello studentesco. Quindi, che sia università (non ve la consiglio, troppo costosa) o una scuola di lingua (qui già va meglio), vivere un periodo da studenti e poi cercare lavoro è il metodo più semplice per evitare grattacapi con l'Ufficio Immigrazione. Tuttavia ci sono altre variabili nell'ottenere un visto lavorativo. Per prima cosa bisogna sapere che tipo di lavoro si vuole trovare. Ricordate che il proprio percorso di studi, il lavoro e il visto devono essere correlati tra loro, altrimenti l'Immigrazione può rifiutare la richiesta.

Esempio banale: studi alberghieri (o scuola di cucina in Italia) + lavoro in un ristorante italiano a Tokyo + visto tipologia "esperto di cucina straniera" = probabilità altissime di ricevere il visto.

Di solito gli stranieri in Giappone trovano lavoro con la tipologia di visto "Specialist in Humanities/International Services" che comprende una vasta tipologia di lavori d'ufficio (traduzione, insegnamento, import-export, altri business, ecc). Tuttavia il lavoro che riuscirete a trovare dipende molto dal sapervi "vendere" durante i colloqui e a dimostrare di possedere abilità che magari non avete (avete capito bene, ai colloqui qualche bugia potrebbe darvi punti in più, alla fine qui conta tanto l'apparenza e poco la sostanza).

Un altro punto da tenere in considerazione nella scelta di un lavoro è la dimensione dell'azienda che vi farà da sponsor per il visto. Nella domanda di visto non ci sono limitazioni riguardanti il periodo di permanenza (potete fare richiesta per 1 anno, 3 anni, 5 anni, ecc), ma la decisione finale spetta sempre al nostro carissimo Ufficio Immigrazione. Cosa ha a che fare questo con l'azienda che mi sponsorizza? Ne ha eccome. Una grossa azienda, conosciuta (magari quotata anche in borsa) riceve più fiducia da parte delle autorità, e quindi ha la quasi certezza di ottenere un visto lavorativo per il suo candidato, e con ogni probabilità per un periodo abbastanza lungo. Con un'azienda piccola invece le cose si fanno molto più difficili. Suona un po' mafioso ma è la realtà dei fatti.

GLI STRAORDINARI
Una volta ottenuto il visto e trovato un lavoro, è il momento di darsi da fare. Dalla mia esperienza vi posso assicurare che vivere il Giappone da studenti e da lavoratori, sono due cose completamente diverse. Nonostante la legge preveda le tipiche 8 ore giornaliere, di solito si sfiorano le 10 (se si è fortunati) e in alcuni ambiti lavorativi (tra cui la ristorazione) anche 14-15. Ma quindi lo stereotipo dei Giapponesi che lavorano troppo è vero? La risposta è SI, e i suicidi che non accennano a diminuire (la maggior parte a causa del troppo lavoro) stanno li a dimostrarlo. Ma la cosa che più sorprende è che in molti casi da parte dell'azienda non ci sono direttive esplicite sul lavorare ore in più, i giapponesi lo fanno semplicemente per puro senso del dovere. Se un tuo superiore si ferma qualche ora in più, allora per non rompere l'armonia e non dare una cattiva impressione, lo farai anche tu. Ecco, funziona più o meno così. In alcuni casi (la ristorazione) gli straordinari non pagati sono già inclusi nel contratto, quindi attenzione a cosa firmate. C'è da dire tuttavia che con i gaijin (noi stranieri) ci vanno più leggeri, soprattutto se si è occidentali. Con gli asiatici invece funzione il sistema dell' "armonia". Il consiglio che posso darvi è che, se proprio dovete fare straordinari, assicuratevi che questi siano retribuiti.

LE FERIE
Altro punto dolente del lavorare in Giappone riguarda le ferie. Avete mai visto turisti Giapponesi girare l'Europa in 10 giorni o l'Italia in 5? Ebbene, non lo fanno per masochismo, ma semplicemente per mancanza di ferie. Normalmente le ferie pagate in Giappone sono di 10 giorni il primo anno, per poi aumentare di 1-2 giorni all'anno. In Italia si accumulano le ferie ogni mese già dal primo mese, mentre in Giappone sono già decise e se ne può usufruire a partire dal settimo mese di lavoro. Questo rende di fatto limitante andare in viaggio, o tornare nel proprio Paese di origine
 più volte all'anno. Avere un lavoro d'ufficio, e quindi col weekend libero, vi da almeno la possibilità di farvi mini gite o viaggi a corto raggio. Se invece lavorate su turni (negozi di abbigliamento, ristoranti, cafè, ecc) allora rassegnatevi alle sole ferie pagate.

STIPENDIO E TASSE
Come in molte nazioni anche in Giappone lo stipendio varia da zona a zona ed esiste il minimo sindacale. A Tokyo è di circa 200.000 yen al mese (all'incirca 1800€). Solitamente un contratto tipo prevede un aumento del salario una volta all'anno, più il bonus (la nostra 13sima), le ferie pagate, e i trasporti pagati tutti i mesi. Per uno straniero (soprattutto se qualificato) è facile ottenere stipendi nell'ordine dei 230.000yen quindi in questo caso non c'è da lamentarsi. Inoltre gli affitti in alcuni casi non sono cari come in Italia (se si vive soli, un monolocale da 25mq a 20 minuti da Tokyo centro, con la metro dietro l'angolo, può costare sulle 450€ al mese, il prezzo di una stanza singola a Milano o Venezia).
Per quanto riguarda i contributi per la pensione e l'assicurazione sanitaria, solitamente vengono pagati metà dall'azienda e metà dal lavoratore. Per uno stipendio di 200.000 i contributi ammontano a circa 40.000 di contributi per la pensione e 20.000 di assicurazione sanitaria (ricordo che in Giappone la sanità pubblica si paga salatamente) al mese, che diventano circa 30.000 yen effettivi da pagare (circa 265€). Cosa importante è che i contributi pagati in Giappone valgono anche in Italia, quindi non saranno soldi buttati.
Concludendo la questione "soldi", 1500€ al mese "puliti" sono da considerare come salario base a Tokyo.

IL GARANTE
Per quelli di voi che vorranno vivere in Giappone, ricordatevi che un "garante" Giapponese (un amico va bene) aiuta in molti casi. Contratto lavorativo, contratto d'affitto, telefono, utenze, ecc. diventa una cosa complicata (soprattutto per la casa) se non avete un amico giapponese che garantisca che non siete venuti in Giappone con cattive intenzioni Lol.

Non prendete questa guida come assoluta, ma come considerazioni basate su esperienza personale.



Il prossimo post sarà a sfondo storico un po' come quelle su Nihombashi, ma riguarderà la zona dove vivo. Alla prossima....


20 agosto 2009

Arretrati...

Ricordate della famosa gita nella famosa località termale di Hakone? Ebbene finalmente ho ricevuto le foto da Sooi (dato che il sottoscritto si svegliò appena in tempo per non perdere il bus e quindi dimenticò a casa la fotocamera...)...
A parte ciò il posto era davvero bello, per non parlare delle terme, vero paradiso di relax (unico neo il fatto di essere fissato in continuazione dai jappi nelle vasche...ma saran tutti finokki?? mah....XDXD. Dopo il bagno siamo andati in una specie di parco dei cristalli, dove appunto vi erano grandi decorazioni composte da cristalli di Murano (quindi made in Italy), il tutto circondato da costruzioni in stile italia ottocentesca che mi davano la sensazione quasi di essere nel Bel Paese. Ammetto che ho avvertito un pò di nostalgia, son pur sempre Italian....Da notare che sia i prof che i cinesi sono rimasti esterrefatti dalla bellezza del posto, sopratutto gli ultimi, spendendo apprezzamenti per l'Italia (il che mi ha fatto sentire in qualche modo orgoglioso, ma solo un pò XD)...
Ma ora un pò di foto:

La funivia...


Un traghetto turistico, sul quale siamo poi andati...


Foto di gruppo (da notare la presenza dell'infiltrato amico spagnolo Raul XD)...


Il sottoscritto a pranzo (pranzo tipico jappo, ovvero non di mio gradimento)...


Il parco di cui vi ho parlato prima...




Ed infine delle anatre sul prato (i cinesi volevano papparsele XD)...


Per oggi è tutto, alla prossima, ciaooo....

20 marzo 2009

Tokyo Disneyland...

Come accennato in precedenza ieri 19 marzo siamo andati con la scuola a Tokyo Disneyland, ma andiamo con ordine. Per poter essere lì per le 9.00 sveglia alle 6.30, alle 8.00 passo a prendere Sooi e compagnia bella (in netto ritardo), per poi prendere la cara Hibiya line, che ci porta fino ad hatchobori, dove cambiamo treno dirigendoci a Disneyland. Appena arrivati subito i prof fanno l'appello e foto di gruppo, per poi darci il via libera al divertimento....All'entrata, come ci avevano spiegato i prof in precedenza, ci sono dei tipi che controllano le borse per verificare la presenza di cibarie, ma perchè mai??? Incredibile ma vero, è vietato portarsi cibo da casa, combini o di altra provenienza che non sia Disneyland, quindi si è obbligati a mangiare all'interno del parco a prezzi proibitivi (uno spicchio di pizza e una coca 1000 yen), e per di più dopo qver fatto una fila di circa un'ora........Dopo essere finalmente entrati nel parco, come una bella classe unita di amici ci dividiamo tutti XD..........Dopo aver scattato un pò di foto quà e là, ci dirigiamo verso le attrazioni, convinti di poterle provare tutte, nulla di più errato. Infatti, al contrario dei compagni di scuola che alle 13.00 erano già andati via, io Sooi ed altri due compagni di classe, decidiamo di restare fino a sera.....Ebbene, in una giornata intera (siamo andati via alle 21.00) siamo riusciti ad provare solo "cinque" attrazioni....5 in 12 ore!
Ma ora vi descriverò brevemente solo la più "interessante" di queste cinque esperienze, ovvero la Splash Mountain, tipica attrazione con canoe che dopo aver attraversato un percorso d'acqua colmo di rapide, cadono velocemente per una cascata facendo bagnare tutti. Alle 15.00 circa il caldo si fa sentire parecchio perciò pensiamo che qualche spruzzo d'acqua avrebbe fatto piacere....La fila è abbastanza lunga da far pensare ad un'oretta, invece il destino beffardo ci ha ingannato. Quella che pensiamo essere l'entrata è solo la parte interna del percorso per fare la fila...in poche parole l'attesa è durata 3 ore e mezza! Ma il bello arriva adesso...verso le 18.00 il sole lascia spazio alla sera e di conseguenza al freddo, e quindi gli ormai imminenti spruzzi d'acqua non sono più fonte di gioia.....Ma ormai ciò che è fatto è fatto, quindi andiamo a farci sta doccia fredda. Come se non bastasse io capito al primo posto (meglio di così XD), arrivando all'uscita fradicio..........Che bello!
Prima di andare via facciamo un salto anche in qualche negozietto per souvenir (inutile parlare di quanto fossero costosi, e di quanto ai jappi piaccia comprarne XD)

Tirando le somme devo dire che quest'esperienza è stata divertente quanto estenuante, il parco poi così come le attrazioni non mi hanno impressionato più di tanto, ma in fondo il biglietto l'ha pagato la scuola, quindi diciamo che va bene così. Ora vi lascio a qualche scatto:

L'ingresso del parco...


In posa con Bianca e Bernie...


Il mio migliore amico made in china, nonchè il più pazzo, Risogen XD...


Sooi in posa alle spalle del castello...


Il castello in primo piano...


Gli edifici circostanti erano tutti in stile coloniale old America...


Non poserei mai con qualcosa del genere in testa, ma Ryuukou si XD...


E visto che siamo in tema XD...


Infine io e Risogen durante l'attesa di 3 ore e mezza (da notare le faccie estremamente felici)...


Spero vi siano piaciute le foto, anche se non ne ho fatte molte. Per ora è tutto, alla prossima, ciaoooo..........

29 novembre 2008

高尾山。。。alias Mt. Takao

Ed ecco il tanto agoniato post sul monte Takao, pronto da giorni, ma bloccato in attesa delle foto.......

Come preannunciato da tempo, c'è stata la tanto attesa gita giornaliera al Mt. Takao. Ci voleva proprio un pò d'aria di montagna, ma sopratutto stare per un pò da lontano dalla confusione e dal traffico di Tokyo. Partenza alle 9.30 da Shinjuku, e dopo circa un'ora di treno (ovviamente trascorsa a dormire XD) arriviamo alla stazione di Takaoguchi, ai piedi della montagna. Appena arrivati ci dirigiamo verso un'altra piccola stazione, dalla quale, per mezzo di uno strano treno, arriviamo quasi in cima al monte, dove il freddo si fa sentire parecchio.
L'atmosfera, nonostante la presenza di molti turisti, è abbastanza tranquilla e rilassante, rendendo così piacevole la percorrenza dell'ultimo tratto di sentiero che ci porterà in cima al monte.
Una volta raggiunta la cima, verso le 13.30 sostiamo in una piazzola per pranzare (finalmente!!!), riposarci un pò e scattare qualche foto. In meno di 5 minuti divoro i miei tramezzini e onigiri vari (tutto by conbini), e sentendomi sazio mi rilasso un pò su di una panca. Dopo nemmeno 2 minuti le ragazze mi invitano a mangiare con loro, fragandosene totalmente del fatto che avessi già mangiato, e ad assaggiare i loro piatti handmade (e tutti rigorosamente made in china), e visto che non me la sento proprio di dirgli di no, accetto. Tra le tante cose ingurgitate (non sapevo nemmeno cosa mangiavo), dei dolci particolarmente buoni, molto simili ai nostri rustici ma ripieni di una crema con cereali. Finito il pranzo iniziamo a fare centinaia di foto: la classe, la prof, la natura, i templi, la vista stupenda, ecc.
Dopo circa un paio d'ore di svago la prof ci dice che è ora di scendere dalla montagna per rientrare, ma la cosa curiosa è che non con lo stesso trenino dell'andata, ma bensì con la seggiovia...........panico totale. Ebbene sì, per chi non lo sapesse soffro di vertigini d'altezza. Cerco di tranquillizarmi pensando che tanto starò solo a 2-3 metri dal suolo e mi metto in fila con Sooi aspettando il nostro turno. Appena saliti tutto è come da pronostico: circa 3 metri sotto di noi c'è una stradina che segue il percorso della seggiovia, ma appena una cinquantina di metri avanti la stradina si blocca e al suo posto c'è una grande rete che però fa intravedere molto bene lo strapiombo di 500 metri che c'è sotto.............ed ecco che il panico viene di nuovo a bussare alla mia porta. Mentre mi attacco alla panca come un polipo Sooi se la ride (l'ho minacciata più volte di buttarla giù ma non ha funzionato)....Dopo circa 10 minuti finalmente arriviamo ai piedi della montagna, (con conseguente sospiro di sollievo da parte mia) dove scattiamo qualche altra foto prima di dirigerci verso la stazione.
Ora vi posto un pò di foto, spero vi piacciano:

Il trenino preso all'andata per salire in cima...


La mia classe di pazzoidi (da notare la contentezza dell'indonesiano, facilmente riconoscibile in basso a sinistra)...


Una splendida vista autunnale...


Un'altra splendida vista...


L'ingresso di uno dei santuari presenti...


Io e Sooi...


Ed infine la temuta seggiovia (da notare l'assenza di protezioni sulle panche)...


Thanks to Sooi for the photos....... ed ora vi lascio, alla prossima ciaooo......

17 novembre 2008

Around Yokohama...

Come accennato nel post precedente, non c'erano programmi per il week-end, ma le cose sono più belle quando improvvisate XD.... decidiamo quindi, io e una compagna di classe, Sooi, di andare a Yokohama, località nella quale ci sono già stato l'anno scorso, ma che fa sempre piacere rivedere. Partiamo da Ueno verso le 12.00 e dopo aver provato nuovamente l'ebrezza di viaggiare in piedi in treni colmi di gente (visto che a scuola vado a piedi tutti i giorni, era da tanto che non mi capitava), arriviamo a Yokohama alle 13.00 circa. Il tempo è abbastanza buono e il caldo si fa sentire, così come la fame. Dopo aver pranzato in un ristorantino italiano e aver mangiato una discreta pizza (lontanamente parente a quella vera, ma almeno era delle dimensioni giuste e cotta in un forno a legna, e non microonde come da altre parti XD), scattiamo un pò di foto qua e la in quel di Minato Mirai 21. A questo punto propongo a Sooi di andare a Chinatown, quartiere situato al centro di Yokohama nel quale ci sono più di 500 tra negozi e ristoranti, tutti rigorosamente cinesi. La ragazza è alquanto entusiasta, e anche se... ther's no place like home, andiamo comunque per respirare un pò d'aria di casa (la sua naturalmente XD).
Dopo 3 fermate di metro ci troviamo proprio vicino ad uno dei cancelli che segnano l'ingresso nel quartiere....uno spettacolo per la vista, un festival di luci e colori (anche se, come da tradizione, il rosso prevale), ma sopratutto, appena entrati la cosa che più attira è il profumo inebriante di cibarie made in china.......
Dopo aver scattato un pò di foto e mangiato qualcosina (non avevo molto appetito perchè la pizza non era intenzionata ad essere digerita XD), ritorniamo a Tokyo. Arrivati a Shinagawa decidiamo di fare un salto a Shibuya, ignari del fatto che la pioggia è sempre in agguato.... per fortuna però non è intensa e quindi un giretto possiamo farlo vicino alla stazione. Naturalmente siamo andati anche al Segafredo store, dove mi son gustato un espresso come si deve (e non quel disgustoso caffè all'americana che funge solo da purga XDXD).....Fatto curioso è che all'entrata il personale esordisce con un "buonasera" , unica parola italiana da essi conosciuta (sempre se sono consapevoli che sia una parola italiana XD)........

Detto ciò direi che è tutto per oggi, anche perchè mi sono dilungato abbasatnza. Ora vi lascio alle foto:

Alcuni edifici nei pressi di Minato Mirai 21....


La grande ruota panoramica di giorno....


Io e Sooi...


Uno dei cancelli di Chinatown...


Un tempio situato nel cuore del quartiere...


Il sottoscritto....


La ruota panoramica vista di sera, qui in versione monotinta....


E qui invece in versione multicolor....


Il veliero perennemente ormeggiato al molo....


Per oggi è tutto raga, alla prossima...ciaoooo