29 gennaio 2017

Anima da Edokko

E rieccomi qui dopo mesi di latitanza. Innanzitutto buon anno a tutti (e con solo 3 settimane di ritardo).
La Tokyo SkyTree, (634m) è uno dei simboli della Shitamachi moderna.

Solitamente durante il weekend vado a Tokyo a vedere la "città", ovvero a passeggiare per i quartieri in cerca di qualche scatto decente. Ultimamente però i vari Shinjuku, Shibuya, Akihabara, Roppongi, ecc mi hanno stancato, troppa gente, bisogna fare la fila anche per andare a prendere un caffè, e anche solo prendere la metro è stressante. Sarà la vecchiaia, ma sta di fatto che non trovo più quei quartieri attraenti come lo erano un tempo. Così sono andato ad Asakusa (uno dei miei quartieri preferiti di Tokyo), cuore della vecchia Tokyo che tanto mi piace. Avendoci vissuto per quasi due anni, ogni volta che ci ritorno è come tornare a casa e la nostalgia prende il sopravvento.


Kaminarimon e Nakamise-dori visti dall'alto.
Mentre passeggiavo alla ricerca di qualcosa da fotografare, ho pensato di visitare il Centro turistico di Asakusa, costruzione moderna (nell'Asakusa dei miei tempi non c'era) che sorge proprio di fronte al Kaminarimon (雷門 "Porta del Tuono", il gate principale da cui si accede per accedere al tempio Senso-ji). Lì ho scoperto che all'ultimo piano c'era una caffetteria con terrazza, e allora che pausa caffè sia. La vista di Asakusa dall'alto, il tempio Sensoji, la stradina Nakamise affollata di turisti era così bella e rilassante da far passare in secondo piano il sapore e il prezzo del caffè. Finito il caffè sono tornato a fare una passeggiata nel quartiere per qualche scatto. In molti si chiedono cosa mi attrae di questo posto, non ha divertimento per giovani, è vecchio, in alcuni tratti anche sporco, pochi e piccoli centri commerciali, i locali sono piccoli, vecchi e pieni di gente che fa baldoria il sabato sera, le strade sono strette...insomma ricorda la Tokyo di altri tempi. Beh, questi sono esattamente i motivi per cui amo questo posto. A Gyotoku c'è tutto quel che serve per vivere comodamente, ma manca l'anima della Shitamachi (下町 "città bassa", la parte antica di Tokyo). E questo mio attaccamento ad Asakusa e al suo stile di vita fa di me un Edokko (nome dei vecchi abitanti di Tokyo, all'epoca chiamata Edo), a detta di molti amici Giapponesi.
Una strada dietro al tempio con i suoi caratteristici
Yatai (piccoli locali con posti a sedere all'aperto d'estate).
Il weekend di Asakusa per molti inizia qui.


Ultimamente, purtroppo, anche Asakusa sta venendo gradualmente rinnovata a causa del grande boom turistico recente, e in previsione delle olimpiadi del 2020. Questo vuol dire anche che prima o poi diventerà un posto "finto" un po' come i parchi divertimenti che vogliono imitare altri posti (Haus Ten Bosch). Mi sento estremamente fortunato ad aver visto Asakusa com'era 10 anni fa e com'è oggi, averci vissuto e aver collezionato tanti bei ricordi tra le sue stradine.




Un negozio di Kimono e una Ducati 750 F1 (in condizioni perfette), quando l'arte Giapponese incontra quella Italiana.