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01 agosto 2020

Hokkaido Summer

E rieccomi con xxxxx mesi di ritardo a raccontarvi del mio viaggio estivo in Hokkaido. La stagione delle piogge in questo 2020 è stata a dir poco lunga ed estenuante (come se la pandemia non bastasse). Dopo aver programmato inizialmente di andare a Gifu, io e Nik abbiamo optato per una vacanza last minute in Hokkaido. Il motivo è semplice: era l'unica zona del Giappone in cui non pioveva.
In realtà c'ero anche già stato in Hokkaido (vedi post vecchi) e mi era piaciuto molto, quindi perché no. Inoltre a sto giro avrei visto un Hokkaido diverso, estivo, verde e soprattutto senza pioggia (si, non mi piace la pioggia). Ci siamo fatti una bella vacanza on the Road, girato un po' di bei posti e mangiato come indegni. 

Arrivati a Sapporo in aereo, abbiamo trascorso un paio di giorni in città (io c'ero già stato, ma Nik no, quindi ci siamo presi un po di tempo), e poi abbiamo iniziato il driving tour in auto, andando a Furano (zona famosa per i campi di lavanda e i suoi paesaggi suggestivi), Obihiro a trovare un vecchio amico, per poi prenderci un paio di giorni nei pressi del lago Toya (posto veramente consigliato, soprattutto per fare campeggio).

Non mi soffermo molto, e vi lascio al mini report fotografico.

Una volpe incontrata nei dintorni del Lago Toya.



Uno dei panorami mozzafiato del lago Toya.



Altra vista del lago Toya.




Questa "clava" gigante appertenente a qualche Oni sta a ricordare
che Noboribetsu è un famoso centro termale.



Panorama di Furano,
 con i suoi caratteristici campi di lavanda.



I vecchi stabilimenti della birra Sapporo,
nella omonima città, capoluogo della regione.




Vista di Sapporo dall'alto della Sapporo TV Tower.



24 luglio 2020

Un po di montagna

Al di là di quello che farebbe pensare la data di pubblicazione, il contenuto di questo post risale a circa un mese fa.
Approfittando di un weekend col bel tempo (cosa rara nel periodo giugno luglio) sono tornato a Okutama (ovest di Tokyo) per un po di natura, foto e movimento (che non fa mai male visti i kg di troppo).

Ho preso un breve percorso che va dalla stazione di Kori fino a Okutama, attraversando la foresta. In passato (prima che i Giapponesi iniziassero a viaggiare all'estero) doveva essere una zona abbastanza frequentata dai turisti tokyoti, e a testimoniare ciò ci sono parecchie strutture abbandonate, soprattutto vecchi ryokan e hotel. Come se non bastasse la zona (come molte altre nel Giappone rurale) soffre di depopolamento, quindi ci si trova davanti villaggi quasi deserti. 
I paesaggi sono davvero belli, in particolare i sentieri nella foresta, e il fiume. Tutto ciò può sembrare scontato, ma considerato che parliamo di una zona ad un'ora di treno regionale dal caos di Tokyo. Ora vi lascio alle foto.









Doveste mai trovarvi a Tokyo ed avere voglia di natura e silenzio, vi consiglio vivamente tutta la zona di Okutama.

Il prossimo post riguarderà le ferie estive trascorse in Hokkaido, un'altra regione che amo particolarmente.

Alla prossima!!!! 

18 dicembre 2019

La Tokyo Verde

Come promessovi, anche se un pò in ritardo, ecco il post sulla Tokyo “verde”.

 

Prima di proseguire, vorrei fare un po di chiarezza su alcuni punti.

Con il nome Tokyo, non si intende solo la parte composta dai 23 quartieri speciali (Shijuku, Shibuya, Minato,ecc), ma anche le altre cittadine della zona occidentale. Non esiste infatti ufficialmente la città di Tokyo (Tokyo-shi), o almeno non più, e nemmeno la prefettura. Tuttavia, come accade per altre città nel mondo (vedasi il caso di Milano) il tutto è stato messo all’interno della Città Metropolitana di Tokyo (Tokyo-to). Vi lascio una mappa per darvi un’idea migliore.

 

Sono cose scritte in qualsiasi guida turistica, ma lo scrivo lo stesso per annoiarvi.

 

Come è possibile notare dalla mappa, Tokyo è abbastanza estesa, e a differenza dagli stereotipi che la vogliono colma di grattacieli e cemento, in realtà nasconde delle vere perle della natura. In questo caso vi parlo della zona di Okutama e Ome, che si trovano nell’estremità occidentale della metropoli. Pur essendo zone abitate, per esigenze lavorative la maggiorparte della popolazione si è trasferita nei 23ku (o quartieri speciali), causando nel tempo un fenomeno di depopolamento.

Sebbene non siano tra i posti più comodi dove vivere (anche se le case costano pochissimo rispetto a Tokyo centro), queste cittadine offrono due cose che personalmente apprezzo molto: foreste e spazi verdi per fare campeggio, e un’atmosfera di vecchio Giappone che è difficile trovare in centro. Zone perfette per fare un po di sana fotografia.

 

Senza dilungarmi più di tanto, oggi vi propongo due esperienze in particolare:

- Campeggio sulle rive del fiume Tama;

- Il Monte Mitake;

 

Per ognuna di queste zone vi lascerò una breve descrizione e qualche scatto, ma per maggiori informazioni come al solito vi consiglio di dare un’occhiata su Wikipedia.

 

Campeggio

 

Esperienza che risale a fine Agosto, quando insieme agli amici dell’università, abbiamo deciso di fare una piccola esperienza di campeggio. Non essendo per nulla esperti, e non avendo alcuna attrezzatura, abbiamo affittato un cottage per dormire, spartano ma comodo. L’area campeggio scelta è quella di Kawai, situata a pochi minuti dalla stazione JR Kawai (JR Ome Line, circa un paio d’ore dal centro). Il sito dispone di una zona cottage dotata di bagni publici, aree BBQ, minimarket aperto fino alle 21:00, docce a gettoni, ecc. Oltre che di una zona libera sulla riva del fiume, dove è possibile accendersi il proprio fuocherello e piazzare la propria tenda, senza restrizioni particolari. La prossima volta (quando avrò l’attrezzatura adatta) mi piacerebbe fare un esperienza in solitaria, decisamente più rilassante.


 

Monte Mitake

Il Mitake è una montagna di 929m, facente parte del Parco Nazionale di Chichibu Tama Kai. Un tempo montagna sacra, era meta di pellegrinaggio, ed a dimostrarlo resta un santuario shintoista in prossimità della cima. Nonostante il santuario sia ancora una meta popolare, Mitake oggi è una destinazione più turistica che religiosa, nonchè meta di escursionisti del weekend. La via più breve per raggiungere la montagna è ramite la stazione JR Mitake sulla JR Ome Line (1.5-2 ore dal centro). Una volta giunti li, si può prendere la funicolare, che vi porterà quasi in cima per poi proseguire a piedi fino al santuario, oltre a numerosi altri sentieri di montagna. Naturalmente si può anche scalare direttamente da valle (4-5 ore circa).

 

La stazione di Mitake (JR Ome Line) non dista molto da quella di Kawai descritta nel paragrafo precedente, perciò si potrebbe anche pensare di fare un 2-3 giorni e fare entrambe le zone.

 

A fine Ottobre sono andato a dare un’occhiata col mio amico francese Joan. Avendo solo un giorno a disposizione, e vista anche la mia pessima forma fisica, abbiamo optato per la funicolare. Proseguendo oltre il santuario verso alcuni sentieri abbiamo fatto comunque le nostre 5 ore di cammino, abbastanza affinchè la nostra coscienza sia soddisfatta.

 

Ora vi lascio come di consueto con qualche scatto.


Prima di fine anno, vi scriverò un’ultima volta per anticiparvi alcune cose del 2020.

 

 

03 ottobre 2017

E a te piacciono i Ragni?

E rieccoci in autunno (o quasi, visto che fa ancora abbastanza caldo). Ormai è passato un anno e mezzo da quando ho lasciato Beppu, eppure sembra ieri. Il tempo scorre in fretta qui in città, le vacanze sono poche e il lavoro è tanto. Insomma, puro lifestyle giapponese.

Ad agosto sono stato insieme ad Erik a Ise, città sacra, cuore dello shintoismo, e anche meta turistica. L'esperienza è stata davvero unica, sia perché la campagna giapponese non smette mai di affascinarmi, e sia perché l'alloggio era uno di quelli che non si dimenticano mai più >_<
Un edificio facente parte di un tempio buddista in cima ad una collina. Immagino suoni molto caratteristico e tradizionale, ma quando scopri che nessuna porta (compresa quella d'ingresso) si può chiudere a chiave, e che si è gli unici clienti in tutta la struttura allora ci si inizia a cagare in mano. La vecchia custode (la cui età può variare tra i 70 e i 500 anni) nonché gestore della struttura ci aveva rassicurato che insetti non ne entravano, data l'apparente robustezza delle zanzariere, ma le bombolette di insetticida ad ogni angolo facevano già presagire il peggio. Tuttavia la signora su di una cosa aveva ragione, ovvero sul fatto che non sarebbero entrati insetti. Perché la roba che abbiamo visto aggirarsi nei corridoi non poteva rientrare nella categoria insetti.... La fiera degli aracnidi!!!! Risultato: due notti in bianco, ma almeno adesso gli insettini di Tokyo non fanno più paura haha

Vi lascio con qualche foto e appuntamento più in la.

P.S. prossimo weekend finalmente vado a Beppu a rilassarmi e incontrare vecchi amici, non vedo l'ora!!!!



Le rocce sposate (夫婦岩) rappresentano le divinità principali giapponesi (genitori di tutti i kami) Izanagi e Izanami


Io ed Erik ignari di cosa ci aspettasse


Il piccolo villaggio prometteva bene


Abbiamo scoperto che il tempio dove alloggiavamo era dedicato agli animali domestici e quindi vi era annesso un cimitero per animali (nella foto ci sono invece le statue di Jizo)

Il cartello semi distrutto che indicava la posizione dell'ostello

L'ostello visto da fuori

Oltre all'illuminazione degna di un film Horror, il rumore del legno quando si camminava faceva venire i brividi.



05 agosto 2017

sabato sera

E rieccomi a scrivere a distanza di sei mesi. In realtà sono settimane che continuo a rimandare e alla fine non ho mai scritto per mancanza di tempo e voglia.
Il titolo è riferito al fatto che scrivo di sabato sera, perché non ho niente di meglio da fare, o perché scrivere qui sul blog risulta più produttivo che uscire da solo per andare chissà dove.

Il lavoro, come previsto, non lascia spazio a molto altro, se non bevute in compagnia di colleghi che già fai fatica a sopportare dal lunedì al venerdì. L'odio nei confronti di colleghi e dirigenza cresce sempre di più e insieme al mio carattere poco adatto alla società giapponese, non penso mi porterà a restare in azienda a lungo. Ma la testa è dura (e in tutti questi anni è l'unica cosa che non è cambiata), l'orgoglio alto, la voglia di cambiare zero, e quindi ci si prende quello che arriva.


Il weekend esco poco e quando lo faccio non so dove andare ne cosa fare. Inoltre ultimamente il solo pensiero di dover prendere la metro per andare in posti affollati mi fa passare la voglia di uscire, e quindi finisco per restare a casa.

A Giugno son tornato una settimana in Italia, bruciandomi le ferie di un anno intero, ma almeno sono riuscito ad andare al mare dopo due anni. Tuttavia non sopporto più il dover viaggiare per 15 o 16 ore ogni volta, quindi la prossima volta in Italia sarà tra qualche anno, sempre se ne avrò voglia.

Per il resto c'è poco o niente da dire. Noia e insoddisfazione. (una costante per quanto mi riguarda)

A quasi 30 anni sono solo circondato da gente che nella maggior parte dei casi non sopporto, e che non sopporta me (soprattutto la seconda).
Purtroppo l'essere troppo diretti non porta mai vere amicizie ne tantomeno relazioni
(qui che si basa tutto sull'apparenza poi non ne parliamo) ma solo conoscenti con cui andrai a bere o mangiare qualche volta, magari ti scambi qualche confidenza, ma finito l'effetto dell'alcool, finito tutto.

L'unica persona che rispetto a lavoro, a breve lascia l'azienda (e come dargli torto), quindi prevedo un autunno poco piacevole.

Unica nota positiva è che il prossimo weekend sarò ad Ise (ci volevo andare da tempo) con un amico in vacanza dall'Italia. Cercherò di scrivere e postare qualche foto a riguardo verso fine mese.



25 settembre 2015

Il tempo vola...

Esatto, il tempo vola. Pensavo di essere in ritardo di qualche settimana e invece rieccomi qui a scrivere dopo ben 4 mesi (ringrazio Matteo per la sveglia), ma andiamo con ordine. A giugno sono stato a Tokyo per vedere vecchi amici e fare qualche intervista da inserire nel mio progetto di ricerca. Quest'ultimo procede bene anche se un po' a rilento, infatti avevo previsto di completare la bozza finale entro settembre, ma mi manca ancora un capitolo più le conclusioni. Nonostante ciò sono ancora in linea con le tempistiche, visto che la prima consegna è per dicembre (seconda a gennaio), quindi non dovrebbero esserci problemi. Per quanto riguarda i mesi estivi non c'è molto da dire, li ho trascorsi lavorando, andando al mare di tanto in tanto, e inviando curriculum ad aziende, anche se senza molto successo. Unica eccezione è stata la vacanza di 5 giorni a Okinawa. Per chi non lo sapesse la prefettura di Okinawa, un tempo conosciuta come Regno delle Ryukyus, è un arcipelago a sud dell'isola di Kyushu (dove vivo io) caratterizzato da clima tropicale e spiagge mozzafiato, una sorta di Hawaii del Giappone per farla breve. Le prove che Okinawa in passato fosse una nazione a se stante si trovano nella lingua locale, nei costumi, gli usi e nell'arte, tutto fortemente ispirato all'Impero Cinese (in particolare dinastia Ming e Qing). Durante questi 5 giorni ho avuto modo di fare immersioni in acque cristalline, visitare musei, provare cibi tradizionali, e rilassarmi un po' (ma soprattutto staccare un po la spina dalla solita vita a Beppu). Per il solito problema (mancanza di soldi) non ho potuto esplorare tutta l'isola principale e quelle circostanti, ma mi sono limitato a Naha (capoluogo di prefettura) e dintorni. Nell'ostello in  cui alloggiavo, ho avuto modo di conoscere tanta gente interessante e stringere nuove amicizie. Penso che questo sia il bello del viaggiare (anche se da soli). Per l'autunno si programma il completamento della tesi, l'inizio di un nuovo progetto commerciale (del quale vi parlerò solo a cose fatte) e forse anche un piccolo viaggio in Corea del Sud. Ora vi lascio con qualche foto di Okinawa. A prestoooooooo.





 

03 settembre 2014

Estate

E rieccomi dopo un mese di latitanza. In realtà non avevo niente di particolare da raccontarvi. Tranne un viaggetto di una settimana a Tokyo e 5 giorni in Kyushu con mio fratello, quest'estate è stata, e lo è tutt'ora, particolarmente noiosa. In dormitorio non c'è nessuno. C'è chi è tornato a casa e trascorso li l'intera vacanza, chi è andato in giro per il Giappone, e chi invece dopo due settimane di svago è tornato qui a lavorare/studiare (il sottoscritto). Purtroppo non tutti hanno soldi in abbondanza i tasca, perciò bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Tra l'altro vedo parecchi cinesi, vietnamiti, coreani, ecc che riescono a permettersi viaggi ovunque qui in Giappone, pur dichiarando di non avere soldi...si prostituiscono? i loro genitori si prostituiscono? prestiti in banca? Mah, la cosa mi lascia perplesso.
Come dicevo, questo mese si lavora parecchio (sono passato da 2 giorni alla settimana a 4), e la cosa non può che farmi piacere visto che l'ambiente di lavoro mi piace, più lavoro=più soldini, e soprattutto perché non avrei di meglio da fare in dormitorio. "Ma studiare no?" potrebbe dire qualcuno di voi. In effetti dovrei lavorare di più sulla mia tesi, ma me la prendo comoda, anche perché da ottobre non avrò più tante lezioni come in primavera, perciò avrò più tempo da dedicargli.

Sabato vado ad assistere ad una partita di calcio di J League 2 (serie b giapponese) tra Oita Trinita e Kumamoto Roasso (stendiamo un velo pietoso sui nomi, ma quando sono nate queste squadre il calcio italiano era il top e quindi usare nomi italiani faceva fico). Questa sarà la prima volta ad uno stadio per me, e quando l'hanno saputo i miei amici giapponesi sono rimasti di sasso. La loro reazione il più delle volte è : "Un italiano che non è mai stato allo stadio? Nooooo". In Italia non ci sono mai stato per vari motivi, primo tra tutti la sicurezza, oltre che per il prezzo (qui la squadra di casa, Oita Trinita, ha dato biglietti gratis per i residenti della prefettura).

Quello descritto sopra probabilmente sarà l'ultimo (e unico) evento di svago di questa noiosa estate. Tra l'altro non sono andato nemmeno al mare. Ma andarci da solo proprio non mi va, oltre al fatto che sia il mare che le spiagge qui non sono un granché.

Tra qualche settimana, quando arriveranno i nuovi inquilini in dormitorio, vi aggiornerò sui nuovi personaggi protagonisti del prossimo semestre. Ciaooooo


23 luglio 2014

Dejavu

Rieccomi, sono passate due settimane dall'ultimo aggiornamento. Sono ancora in piena sessione di esami (che finiranno il 30), dopodiché potrò riposare un po. Non ricordo se ne avevo parlato, ma avevo intenzione di partecipare al festival universitario di novembre con un chioschetto di cucina italiana... esatto, "avevo intenzione". Dopo l'esperienza del world festival, come un deja vu, torno a scontrarmi con il modo di organizzare giapponese, ma sta volta non ho voluto rischiare di rodermi il fegato durante l'evento e ho ritirato la mia partecipazione. Tra i vari motivi, vi sono le assurde regole imposte dall'università e dal centro sanitario, tra cui:
- non si possono usare taglieri, coltelli o oggetti taglienti nel chiosco, bisogna preparare tutto prima;
- se possibile, non usare i fornelli nel chiosco perché il fuoco è pericoloso;
- non si possono utilizzare ingredienti come il latte, yogurt, panna e derivati... motivo? non è dato saperlo;
- il menù deve essere approvato dal centro sanitario, che deciderà se il cibo è appropriato o meno (???)
- il costo per partecipare è di 15000 yen (120€ circa) per l'attrezzatura;
- tuttavia l'attrezzatura è a noleggio e va pagata a parte (ma i soldi per la partecipazione?)
- in caso di pioggia l'evento verrà annullato e non ci sarà nessun rimborso;
- in caso di infrazione delle regole si verrà multati di 15000 yen, il chiosco chiuso, e si sarà costretti ad aiutare gli altri chioschi;
- tutti i chioschi (46) non potranno preparare il cibo sul campus perché non è igienico perciò la preparazione dovrà essere effettuata in un unica cucina (46 chioschi a cucinare con 4 fornelli elettrici.....);

Queste sono solo alcune, potrei aggiungerne molte altre ma ora mi sfuggono. Detto questo, indovinate quanta gente si è lamentata? Solo il sottoscritto. E ci risiamo... Non capisco come mai sono sempre l'unico a cui ste cose non vanno bene; è mai possibile che sia io quello che non vada bene? è mai possibile che nessun altro trova queste regole assurde??? intorno a me vedo solo pecore felici di seguire gli ordini che gli vengono impartiti dall'alto, e senza chiedersi minimamente il perché.
Vivo in un dormitorio dove ci sono più regole che studenti, e dove non ci si chiede il perché, ma si esegue e basta. Sinceramente sono estremamente deluso da tutto ciò ( e probabilmente qualcuno se la starà ridendo adesso, visto che ci tenevo così tanto a venire in Giappone). Le uniche note positive sono il lavoro part-time, dove il proprietario è davvero una persona per bene, e le lezioni, che sono interessanti e costruttive (sarà perché i prof non sono giapponesi? chissà...)... Vorrei avere il dono dell'indifferenza verso certe persone e situazioni, ma purtroppo non ce l'ho, ed ogni volta mi distruggo solo il fegato.

A causa di ciò ultimamente mi sto chiedendo se è veramente qui che voglio vivere in futuro. Il solo pensiero di avere una famiglia e dei figli "robot" in questa società, mi mette un'ansia tremenda. In Italia ci sono gravissimi problemi, ma anche qui non scherzano.

Detto questo, a settembre riprendo a studiare cinese e mi preparo per qualche certificato d'inglese come il TOEFL o IELTS. In futuro valuterò tutte le opportunità che mi si presenteranno.

22 giugno 2014

Rainy days...

Ciao ragazzi, rieccomi ad aggiornare. Come anticipa il titolo la stagione delle piogge è arrivata, e questo mi riporta indietro di 5-6 anni, quando vivevo a Tokyo. Ma tralasciando il fatto che piove tutti i giorni, tutto il giorno, vi aggiorno un po su quello che è successo (niente di eccezionale, roba di vita quotidiana).
Partiamo col World Festival. Nonostante degli ingredienti che volevo non ho ottenuto niente (pasta di piombo al posto delle penne, forchettine da dolce invece di quelle normali, ecc) alla fine l'evento in se è andato abbastanza bene (ho venduto 4 kg di pasta in 20 minuti e sold-out dopo meezz'ora, a quanto pare l'amatriciana è piaciuta haha XD). Naturalmente su una ventina di inquilini del mio piano, solo 5-6 sono venuti ad aiutare, ma sorvoliamo che è meglio (se avessi scritto questo post il giorno dopo il festival, ci sarebbero bestemmie ovunque XD).
Passando al capitolo lezioni, direi che va tutto bene. I prof. sono bravi e le lezioni sono interessanti, tranne quella di Data Analysis, dove devo risolvere dei problemi di statistica con Excel (cioè roba che proprio no, non si capisce un cazzo). Non vedo l'ora di finire i crediti e di andare a Kyoto a studiare un po di lingua giapponese.
Come avevo anticipato nel post precedente, ho iniziato a lavorare in un piccolo ristorantino italiano giù in città. Il proprietario è del posto, ma soprattutto è un ganzo, disponibile in tutto e gentilissimo... si vede che non siamo a Tokyo. Per ora lavoro solo nel week-end ma durante le vacanze estive cercherò di fare un po di straordinari per mettere qualcosina da parte. Anche perché non è che abbia altre opzioni. Tutti i miei amici vanno via, in dormitorio non rimane nessuno che conosca, e Beppu è minuscola e non c'è niente da fare... anche qui si vede che non siamo a Tokyo. A volte mi capita di ripensare al periodo trascorso nella capitale, che nostalgia... Inoltre ultimamente inizio a sentire sempre più di amici che si sposano, e la cosa mi mette ansia, mi fa sentire vecchio... mi sa che è arrivato il momento di rimettersi a caccia eheh

29 maggio 2014

Quarter break

Come promesso rieccomi qui. Finalmente tutti gli esami sono finiti, ed ho all'incirca una settimana di vacanza, durante la quale probabilmente andrò giù in città a consegnare curriculum. Inoltre come vi avevo già anticipato, ho finalmente comprato un telefono, ma la vicenda merita un discorso a parte. Partiamo dal presupposto che contrariamente a quanto accade in Italia qui non ci sono ricaricabili (in realtà ci sono ma per chi si ferma in Giappone per poco tempo) e quindi tutto il sistema telefonia si basa su abbonamenti. I prezzi sono alquanto proibitivi (sulle 60€ al mese per uno smartphone), ma naturalmente per gli studenti ci sono degli sconti dedicati. Per farla breve sono riuscito ad ottenere un iPhone 5C per 40€ al mese (quindi molto più economico di qualsiasi telefono android), inoltre mi hanno rimborsato circa 200€ in contanti al momento dell'acquisto. Ma la cosa più shockante è che il negozio ha mandato un'auto appositamente per prelevare il sottoscritto dal campus, portarlo al negozio giù in città per comprare il telefono, e riaccompagnarlo al campus, il tutto gratis! Quando si parla di servizio clienti coi controcazzi!
Tornando al discorso vacanze, il 2 ed il 3 di Giugno farò un mini viaggio a Nagasaki con degli amici, e sarà un'ottima occasione per scattare qualche foto e pubblicarla sul blog. Domani, invece si va a cercare lavoro giù in città, con la speranza di iniziare subito, anche perché stare sempre qui recluso in campus a una certa fa scazzare. Aggiornerò la settimana prossima, con un post sul viaggio a Nagasaki e sul job-hunting. A presto!

09 agosto 2010

Fine di un capitolo...

E si, la mia seconda esperienza in giappone, anche se prematuramente, sta per giungere al termine.
Nonostante avessi trovato un lavoro, purtroppo non sono riuscito ad ottenere il visto lavorativo, necessario per poter lavorare fino ad aprile. Bè che dire...che sono deluso? triste? confuso?...penso sia superfluo.

Sento solo che è arrivato il momento di iniziare qualcosa di nuovo, per evitare di vivere nel passato e sentirmi depresso (cosa che mi capita piuttosto facilmente); perciò tra un paio di settimane si ritorna a casa per finire i preparativi d'iscrizione all'università. Non so se e quando ritornerò in questo Paese, ma di sicuro per un bel pò non credo. Voglio concentrarmi sugli studi per ora, poi chissà.

Naturalmente con la fine di questa esperienza penso sia giunto il momento di chiudere anche questo blog. Ho avuto momenti difficili ma anche momenti di felicità, ed è stato bello condividerli con voi lettori per quasi 2 anni. In fondo è grazie anche al vostro sostegno se questa esperienza in Giappone è stata davvero "Fabulous", vi ringrazio di cuore.

Se tornerò con un nuovo blog penso sarà dopo che avrò iniziato l'università ed avrò un pò di tempo. Ciao....

09 luglio 2010

Rinascita...

E rieccomi qui, a postare dopo più di 3 mesi. Per prima cosa vorrei ringraziare (se mai ce ne fossero) coloro che hanno atteso il mio ritorno su questo blog. Non mi soffermerò sul motivo per il quale sono tornato in Jap (depressione???) ma mi sento in qualche modo bene qui, anche se mi dispiace aver lasciato i miei amici e la mia famiglia in Italia. Ma avremo modo di rivederci quindi per ora va bene così.
Qui le cose non sono cambiate molto anche se nella guesthouse sono arrivati molti nuovi e pazzi compagni. Diciamo che abbiamo di tutto: francesi, spagnoli, tedeschi, cinesi, russi e naturalmente gli immancabili Jappi, oltre all'onnipresente Giovanni della stanza 405.

Tornato con l'intenzione di studiare, visto che le scuole iniziano ad Aprile dovrò lavorare fino ad allora. Sia per fare esperienza in posti diversi, sia per mettere da parte un pò di soldi per eventuali spese future (la scuola appunto).

Naturalmente trovare lavoro non è stato per niente facile (ci ho impiegato un mese), sopratutto per il fatto che qui difficilmente qualcuno ti fa un visto lavorativo, ma a differenza del passato conoscere le persone giuste ha dato i suoi frutti. Inizierò a lavorare in un ristorante italiano in Azabu-juban (quartiere non molto lontano da roppongi), il cui nome è "Che Pacchia". Se il lavoro sarà una pacchia o meno lo saprò da lunedì.
In ogni caso vi farò sapere che tipo di ambiente è, e che tipo di persone ci lavorano. Spero solo sia divertente quanto l'altro in cui lavoravo.

Nel prossimo post metterò qualche foto fatta in questo mese, cazzeggiando quà e là col vicino francese.
Alla prossima, ciaoooooooo.

07 giugno 2010

Coming Back!!!

Ciao raga, per chi fosse rimasto in attesa di mie notizie, anche se ne dubito, vi informo che dopo 3 mesi trascorsi qui in Italia ritorno in Jap! Le spiegazioni lasciamole per il prossimo post...
Ciaooooo

02 settembre 2009

Students in Japan...

Dopo aver letto numerose richieste d'informazioni da parte di molti (ed inaspettati) lettori del blog, ho deciso di riassumere in un post o due, tutto quello che c'e da sapere per quanto riguarda i tre aspetti principali (o almeno quelli che il sottoscritto ritiene essenziali) per studiare e vivere in Giappone: scuola, casa e costo della vita.

1.La Scuola
Naturalmente la prima cosa da fare prima di partire alla volta del Paese del Sol Levante è quella di scegliere la scuola dove studierà la lingua giapponese. Tenendo in considerazione che i prezzi sono all'incirca uguali per tutte le scuole, bisogna solo trovare quella più adatta alle proprie esigenze. Non tutte le scuole infatti hanno gli stessi corsi; per chi vuole continuare gli studi in Giappone e quindi accedere all'università, deve rivolgersi a scuole che fanno corsi di preparazione per l'ammissione all'uni jappa (College preparatory course), che è poi quello che frequento io. Inoltre consiglierei a coloro che verranno in Jap di scegliere una scuola con molti alunni di nazionalità diversa, per conoscere altre culture, ma sopratutto per evitare la mia sorte di unico europeo in una scuola di soli cinesi. Diciamo che dopo un pò di tempo sorgono molti problemi (come sta succedendo a me) nei rapporti con gli altri (per farla breve pensano che la scuola sia casa loro, fanno gruppo a parte, parlano sempre la loro lingua ed io essendo la minoranza non conto per niente). Quindi per evitare spargimenti di sangue (che ho rischiato di compiere in molte occsioni XD) vi pregherei di seguire il mio consiglio. Detto questo non resta che scegliere la scuola. Il luogo naturalmente va correlato con l'ubicazione della casa, onde evitare costosi abbonamenti mensili per i treni. Questo è un database di tutte le scuole di lingua Giapponese che ci sono a Tokyo.

2.La Casa
Altrettanto importante è naturalmente l'alloggio. Naturalmente nel momento di scegliere il tipo di alloggio (guest-house, dormitorio, appartamento, ecc.), bisogna tener conto delle proprie esigenze e del denaro a disposizione. I prezzi variano a seconda dei quartieri, quindi per vivere in quartieri come Shibuya, Shinjuku, Ginza, ecc dovrete aihmè vendervi qualche organo XDXD......
Altro elemento importante è la pulizia del quartiere; si perchè la Tokyo perfetta e pulita esiste solo nei fumetti (e nemmeno XD). Io vivo a Taito, che consiste nel "centro storico di Tokyo", quindi la parte più antica e più caratteristica, ma anche un pò sporca. E si, perchè è ad alta densità di senza tetto; naturalmente mi dispiace per loro, però diciamo che la notte (ma anche di giorno qualche volta) quando non c'è nessuno fanno della strada e dei marciapiedi il proprio bagno (eppure ci sono i bagni pubblici un pò ovunque), col risultato che di giorno a volte si possono sentire odori indesiderati. Naturalmente questo non vale solo per Taito, ma dipende dalle zone. Come agenzie conoscerete sicuramente Sakura House, ma ce ne sono anche altre con prezzi a volte migliori, tipo OAK house o Tokyo Rent.

3.Il costo della vita
Ed eccoci al punto più importante. Quanta grana vi servirà per vivere in Jap? Parecchia, ma andiamo per gradi. La scuola costa all'incirca 650-750.000 yen all'anno. Molte volte sono inclusi nel prezzo gite ed escursioni fuori Tokyo.
L'affitto della casa varia dai 30-40.000 yen per una stanza di dormitorio, ai 50-70.000 yen per una singola con bagno e cucina condivisi, fino a 80-100.000 yen per un monolocale di tipo 20-25 mq. Nella maggior parte dei casi nell'affitto è incluso gas, elettricità, acqua e collegamento ad internet. Fare la spesa può risultare caro sopratutto se si vuole cucinare italiano. La frutta e la verdura è cara come l'oro, ma cercando meglio si può trovare qualche sconticino quà e là. Molti di voi naturalmente avranno pensato al lavoro part-time. Ebbene se qualcuno vi ha detto che potete trovare lavoro senza sapere il giapponese, costui vi ha preso per il c... . Innanzitutto bisogna sapere abbastanza bene la lingua, poi bisogna saper compilare un curriculum in giapponese (completo al 100%), e presentarlo al posto dove si vuole provare (si ci vuole il curriculum anche per il lavoro part time). Lo stipendio si ottiene in base al numero di ore in cui si ha lavorato (all'incirca 800-1000 yen all'ora). Ottenere un lavoro da soli poi è molto difficile, in quanto stranieri, ma se a presentarvi è qualche prof o amico jappo, le chance aumentano. Nel mio caso, dopo aver provato per 6 mesi da solo senza trovare niente, una delle mie prof mi ha presentato ad un suo amico, ed in meno di 4 giorni ho ottenuto il lavoro.
Per quanto riguarda la burocrazia, visti, ecc. dovreste essere in grado di farcela da soli (in verità mi sono stancato di scrivere XDXD). I prezzi gli ho scritti in yen ma il cambio in euro potete farlo da soli su qualsiasi sito. E con questo è tutto. Spero di avervi aiutato un pò, alla prossima ciaoooooo.

20 agosto 2009

Arretrati...

Ricordate della famosa gita nella famosa località termale di Hakone? Ebbene finalmente ho ricevuto le foto da Sooi (dato che il sottoscritto si svegliò appena in tempo per non perdere il bus e quindi dimenticò a casa la fotocamera...)...
A parte ciò il posto era davvero bello, per non parlare delle terme, vero paradiso di relax (unico neo il fatto di essere fissato in continuazione dai jappi nelle vasche...ma saran tutti finokki?? mah....XDXD. Dopo il bagno siamo andati in una specie di parco dei cristalli, dove appunto vi erano grandi decorazioni composte da cristalli di Murano (quindi made in Italy), il tutto circondato da costruzioni in stile italia ottocentesca che mi davano la sensazione quasi di essere nel Bel Paese. Ammetto che ho avvertito un pò di nostalgia, son pur sempre Italian....Da notare che sia i prof che i cinesi sono rimasti esterrefatti dalla bellezza del posto, sopratutto gli ultimi, spendendo apprezzamenti per l'Italia (il che mi ha fatto sentire in qualche modo orgoglioso, ma solo un pò XD)...
Ma ora un pò di foto:

La funivia...


Un traghetto turistico, sul quale siamo poi andati...


Foto di gruppo (da notare la presenza dell'infiltrato amico spagnolo Raul XD)...


Il sottoscritto a pranzo (pranzo tipico jappo, ovvero non di mio gradimento)...


Il parco di cui vi ho parlato prima...




Ed infine delle anatre sul prato (i cinesi volevano papparsele XD)...


Per oggi è tutto, alla prossima, ciaooo....

16 agosto 2009

Caldo, terremoti e "Robot"...

E rieccomi ad aggiornare, anche se in netto ritardo. Inoltre non c'è poi così tanto da dire, tra lavoro, studio, terremoti, tifoni e il caldo sto trascorrendo un'estate non delle migliori. Comunque, tralasciando i vari terremoti che hanno colpito il Jap (ne avrete sentito parlare fino alla noia ormai...), dal 14 Agosto, ovvero da ieri, mi sono preso una settimana di vacanza da lavoro, per potermi concentrare sullo studio (TOEFL, EJU, Esami d'Ammissione per Università) e anche sullo svago (niente di che, cazzeggio in generale XD).
Parlando di cazzeggio, proprio oggi sono stato in quel di Odaiba per stare un pò sulla spiaggia e per andare finalmente a vedere il Gundam gigante che hanno realizzato e messo in esposizione nel parco dell'isola. Inutile dire che il caldo era insopportabile, e che per trovare il "robot" ci ho messo un bel pò, nonostante sia alto 18 metri (che se paragonati ai tipici edifici jappi non sono niente, e in effetti era nascosto proprio da questi ultimi). Senza dilungarmi troppo (causa mancanza voglia di scrivere) vi lascio con alcune delle foto che ho fatto:

Rainbow Bridge


Il robottone visto di spalle


Vista frontale


Io in posa col robottone (anche se sembra un fotomontaggio vi assicuro che è reale XDXD)


Foto random


Per ora è tutto, alla prossima, ciaooooo.......