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16 febbraio 2016

Conclusioni parte 1 - APU

Come tutti i capitoli di un libro, o in questo caso della mia vita, vi è sempre un epilogo, ed è in questo momento che si tirano le somme e si cerca di dare un giudizio. Il capitolo riguardante Beppu (il terzo, se si considera il primo periodo a Tokyo e poi l'università a Venezia) e il periodo di studio a APU stanno per volgere al termine. Ad Aprile inizierò una nuova vita a Tokyo (grande ritorno!) e questo già lascia intuire cosa è successo nel frattempo. Il "pezzo di carta" c'è (anche se ho avuto qualche problema con alcuni prof in fase di approvazione tesi) e il lavoro pure. Non farò nomi questa volta, ma nel prossimo post vi darò informazioni più dettagliate, così da tenervi sulle spine (sempre se qualcuno legga mai sto blog, e nel caso gli freghi qualcosa Lol)

Bene, da dove cominciare... forse è meglio partire con la scuola.
Il mio giudizio su APU (aka Ritsumeikan Asia Pacific University) è positivo in alcuni aspetti e negativo in altri. Essendo un'università internazionale (50% degli studenti è straniero) il clima che si respira è differente da atre realtà giapponesi. Ho avuto la possibilità di incontrare molte persone, alcune sono diventate amici, mentre altre le ho perse per strada, pazienza. Ho frequentato corsi solo il primo anno (non avevo più crediti da completare), ma ho avuto modo di capire come funzionano le cose qui. Ci sono alcuni Prof. che meritano menzione come Mani (Singapore), Mantello (Canada), Yoshida (Giappone), Yotsumoto (Giappone) e Salazar (Filippine), da cui ho davvero imparato tanto, forse perché è gente che fa il proprio lavoro con passione e il cui scopo finale non è giudicare uno studente, ma trasmettergli il proprio sapere indipendentemente dal voto finale. Altri prof invece non erano all'altezza (non sapevano parlare inglese, e la magistrale ad APU è SOLO in inglese, quindi fate voi), non mettevano passione nel loro lavoro, o semplicemente erano troppo fermi sulle loro posizioni da non capire quelle degli altri. Ho notato anche un certo astio da parte di alcuni prof verso gli studenti occidentali a favore di quelli asiatici (non lo chiamerei razzismo, semplicemente egocentrismo). Inoltre la mia ricerca sulle abitudini alimentari giapponesi e la preservazione della cultura Washoku non è stata vista con interesse da nessuno, tranne che dall'azienda che poi mi ha assunto. E questo mi ha deluso, e non perché mi aspettassi attenzioni, ma semplicemente perché ho capito che della cultura non importa niente a nessuno. Gli unici argomenti che vanno di moda da queste parti riguardano la politica e l'economia, in particolare quella dove il Giappone ha un ruolo di leader (e qui mi scappa una risata beffarda), e qualsiasi cosa al di fuori di queste sfere è visto come roba di serie B, e la cosa naturalmente non mi fa piacere.

Nel prossimo post (probabilmente l'ultimo da Beppu) vi parlerò invece della gente che è ha fatto parte di questa esperienza e che nel bene o nel male, mi ha segnato. Alla prossima.

21 marzo 2015

Beppu mon amour

Oggi non ho novità di nessun tipo (non che di solito ne abbia molte), ma voglio semplicemente condividere con voi dei miei pensieri. Ormai è trascorso un anno dal mio arrivo a Beppu e voglio fare alcune considerazioni su questa città e su come me la passo qui. Come molti stranieri il mio primo contatto con il Giappone è stata Tokyo, città nella quale ho vissuto complessivamente un paio d'anni. Chi ha voglia può andare a spulciarsi i vecchi post di questo blog, dove il me di 6 anni fa raccontava le sue esperienze nella capitale nipponica.
Tornato a studiare in Giappone a distanza di quattro anni dalla mia partenza per l'Italia, mi sono ritrovato in una realtà ben diversa, che da un lato mi ha fatto sentire nostalgia della grande città, ma dall'altro mi ha fatto apprezzare altre cose. Se infatti è vero che Beppu è una città piccola e non c'è mai niente di nuovo, è anche vero che qui riesco a rilassarmi di più di quanto potessi fare a Tokyo (sempre se a Tokyo sia possibile rilassarsi). Anche solo una passeggiata sul lungomare ascoltando della buona musica o un'oretta alle terme riesce a rigenerarmi mentalmente e a farmi riflettere su molte cose. Sono probabilmente uno dei pochi (se non l'unico) studenti di APU che apprezzi appieno questo posto e infatti vengo sempre deriso per questo, ma poco importa. Sarà perché vengo da un paesino, sarà perché sono cresciuto vicino al mare, sarà perché qui la gente è cordiale e soprattutto più "vera", sarà che sto facendo vecchio e apprezzo di più la campagna, fatto sta che questa città mi piace parecchio, e da quando ho lasciato il dormitorio riesco ad apprezzarla ancora di più. Inoltre la primavera sta finalmente arrivando e si prevedono hanami (pic-nic mentre si contemplano i ciliegi in fiore) con gli amici e qualche scatto decente (che spero di poter condividere con voi).


 Nel prossimo post vorrei fare un approfondimento sul posto di lavoro e sui miei colleghi. Alla prossima, ciaoooooo

27 febbraio 2015

Latitanza

Latitanza... la parola che più mi s'addice, visto il il mese e mezzo di ritardo con cui sto aggiornando. Comunque anche per questo mese un post l'ho inserito, perciò niente lamentele eheh. Come avevo anticipato nel post precedente, mi sono trasferito giù in città, in bell'appartamento al quinto piano di una palazzina, con un ottima vista, meteo più "normale" (in montagna il tempo era tremendo, cambiava in continuazione e tirava sempre un vento freddo), ma soprattutto la comodità di poter andare dove mi pare a qualsiasi ora del giorno, senza dover più dipendere dai (poco economici) bus. Febbraio e Marzo sono due mesi di vacanza qui e la maggior parte degli studenti è tornata in patria, comprese le mie due coinquiline Anke (la Belga) e Chloe (la Vietnamita). Io per il solito problema (mancanza di danari) sono rimasto a Beppu a lavorare e studiare. Al momento sto conducendo dei sondaggi/interviste e dal mese prossimo inizio a scrivere la tesi (consegna a Dicembre). Pur avendo completato i crediti necessari all'ottenimento della laurea, ho deciso che se trovo un corso interessante in questo semestre magari mi iscrivo, anche per svariare un po dal quotidiano tesi/lavoro. Inoltre sono iniziate le attività dell'ufficio carriere per chi cerca lavoro, anche se di aziende che mi interessano per il momento non ne ho viste nella lista rilasciata dall'università. Si tratta per lo più di aziende nel settore finanziario e industriale, ambiti nei quali non mi sento per niente adatto. Inoltre, anche quando si tratta di aziende che cercano stranieri, alla fine assumono solo studenti asiatici, e per gli occidentali resta poco e niente; d'altronde siamo una minoranza e per avere maggiori possibilità la destinazione è una sola, Tokyo. Nonostante ami questo posto, e il Kyushu in generale mi sembra molto vivibile, bisogna ammettere che nella capitale ci sono le opportunità più ghiotte e probabilmente cercherò qualcosa lì (anche se la vita in città non mi entusiasma più di tanto). 
Non essendoci niente di interessante da raccontare, vi saluto e spero di poter raccontare qualcosa di nuovo nel post di Marzo, ciaooooo.

17 novembre 2014

Studio quindi sono...

Studio quindi sono... incasinato e stressato >_<
Infatti sono nell'ultima settimana prima del quarter break quindi papers a nastro, aleee! In totale ho una recensione di un libro (già fatta) e tre saggi: il primo l'ho completato e riguarda l'isola Hashima (detta anche Gunkanjima alias battleship Island) e i suoi "fantasmi" (non intesi come spiriti, ma più come esperienze di chi ci ha vissuto); il secondo saggio è ancora work in progress (in realtà ero a lavoro proprio adesso, ma la noia mi ha sopraffatto e non sapendo come impiegare il tempo sono tornato a scrivere qui haha ) e riguarda il ruolo delle istituzioni, cinesi e non, nell'ascesa economica del gigante asiatico. L'argomento è vastissimo, ma sono richieste qualcosa come 6000 parole quindi bisogna aggiungere acqua al brodo; il terzo e ultimo saggio non l'ho nemmeno iniziato (ma fortunatamente la consegna è per il 5 dicembre, quindi c'è tempo) riguarda il mondo dell' Hospitality, (ristorazione nel mio caso) quindi è già qualcosa di più piacevole da scrivere.

Parlando del resto, non c'è molto da dire, tranne che non vedo l'ora di andare in Kansai a svagarmi per 2-3 giorni. Al lavoro procede bene come sempre e sono sempre più convinto che se in futuro non dovessi avere fortuna a livello aziendale, la ristorazione potrebbe essere la giusta alternativa. Riguardo al dormitorio non c'è nulla di nuovo da raccontare, spero di lasciarlo al più presto. Tornato da Osaka dovrei andare in agenzia a vedere un pò di case e decidere al più presto, così da togliermi il pensiero e concentrarmi sulle internship di febbraio/marzo. A marzo dovrei tornare in Italia, anche se non ne sono così sicuro... vabbé vedremo.

Ora, visto che sono le 3 di notte e il sonno si fa sentire, vado a cercare di dormire, visto che ultimamente non mi riesce molto bene. Troppe cose a cui pensare e troppe paranoie. Ciaooooo

22 giugno 2014

Rainy days...

Ciao ragazzi, rieccomi ad aggiornare. Come anticipa il titolo la stagione delle piogge è arrivata, e questo mi riporta indietro di 5-6 anni, quando vivevo a Tokyo. Ma tralasciando il fatto che piove tutti i giorni, tutto il giorno, vi aggiorno un po su quello che è successo (niente di eccezionale, roba di vita quotidiana).
Partiamo col World Festival. Nonostante degli ingredienti che volevo non ho ottenuto niente (pasta di piombo al posto delle penne, forchettine da dolce invece di quelle normali, ecc) alla fine l'evento in se è andato abbastanza bene (ho venduto 4 kg di pasta in 20 minuti e sold-out dopo meezz'ora, a quanto pare l'amatriciana è piaciuta haha XD). Naturalmente su una ventina di inquilini del mio piano, solo 5-6 sono venuti ad aiutare, ma sorvoliamo che è meglio (se avessi scritto questo post il giorno dopo il festival, ci sarebbero bestemmie ovunque XD).
Passando al capitolo lezioni, direi che va tutto bene. I prof. sono bravi e le lezioni sono interessanti, tranne quella di Data Analysis, dove devo risolvere dei problemi di statistica con Excel (cioè roba che proprio no, non si capisce un cazzo). Non vedo l'ora di finire i crediti e di andare a Kyoto a studiare un po di lingua giapponese.
Come avevo anticipato nel post precedente, ho iniziato a lavorare in un piccolo ristorantino italiano giù in città. Il proprietario è del posto, ma soprattutto è un ganzo, disponibile in tutto e gentilissimo... si vede che non siamo a Tokyo. Per ora lavoro solo nel week-end ma durante le vacanze estive cercherò di fare un po di straordinari per mettere qualcosina da parte. Anche perché non è che abbia altre opzioni. Tutti i miei amici vanno via, in dormitorio non rimane nessuno che conosca, e Beppu è minuscola e non c'è niente da fare... anche qui si vede che non siamo a Tokyo. A volte mi capita di ripensare al periodo trascorso nella capitale, che nostalgia... Inoltre ultimamente inizio a sentire sempre più di amici che si sposano, e la cosa mi mette ansia, mi fa sentire vecchio... mi sa che è arrivato il momento di rimettersi a caccia eheh

30 aprile 2014

Sono vivo...

E rieccomi a postare dopo 2 settimane, durante le quali sono stato molto impegnato per una moltitudine di ragioni che vi spiegherò di seguito.
Innanzitutto le lezioni sono più impegnative del previsto, e non tanto per il contenuto, ma per le modalità di valutazione. Come ho già accennato nel post precedente qui gli esami non esistono, mentre invece bisogna scrivere km di report, literature review, ecc, naturalmente in inglese accademico. Sinceramente mi stupisco io stesso del fatto che riesca a seguire le lezioni senza problemi; ah! se i prof sapessero che l'ultima volta che ho seguito una lezione d'inglese decente è stato al secondo anno delle superiori, ovvero 10 anni fa... vabèh

Parlando d'altro, a giugno si terrà il World Festival, un evento in cui tutti i residenti del dormitorio fanno qualcosa (performance, ballo, cucina, ecc) legato ad un tema che gli viene assegnato. Ogni piano deve scegliere due floor leader che si occuperanno dell'organizzazione dell'evento. Durante il floor meeting di metà aprile, mentre negli altri piani c'era la ressa per decidere chi dovesse essere il leader, nel mio piano si stava in silenzio come ad un funerale, e i poveri assistenti di piano (RA) si sono sentiti un po in imbarazzo per essere nell'unico piano di sfigati, asociali e "simpatici". Insomma, io ed Anke (la ragazza belga) alla fine ci siamo proposti come leaders e nessuno ha obbiettato. Il tema di quest'anno riguarda le ere storiche (età della pietra, età antica, medioevo, rinascimento, età moderna, età contemporanea, presente e futuro) e le performance sono quattro: ballo, film, cucina e free section. Fortunatamente siamo riusciti ad ottenere la performance culinaria e il tema "futuro" quindi non dovrebbe essere molto difficile, a meno che non si abbia a che fare con coinquilini svogliati.

E qui apro ufficialmente il capitolo "persone simpatiche", altrimenti sembra che qui vada sempre tutto bene...
Nel mio piano vivono la maggior parte degli studenti della magistrale (che nel 90% dei casi viene dal Sud-Est Asiatico), con i quali spesso ho lezione insieme, e con cui teoricamente dovremmo essere più amici. Niente di più sbagliato. Oltre ad essere asociali, questi esseri non partecipano quasi mai agli eventi che l'università propone per integrarsi meglio, e fanno sempre gruppo con i propri connazionali. Per chi mi conosce, saprà benissimo quanto disprezzo la gente che va all'estero per farsi i cazzi suoi, facendo comunella con i propri connazionali e fregandosene di ciò che la circonda. Questa è una domanda che mi tormenta dai tempi in cui ero a Tokyo: "se stare in Giappone non ti piace, cosa ci sei venuto a fare? Se odi i giapponesi, cosa sei venuto a fare? se parli sempre e solo del tuo Paese perché pensi sia il migliore, cosa sei venuto a fare?" ... Trovare una risposta a queste domande sembra oltremodo complicato, e richiederebbe anni di ricerca, quindi per il momento lasciamo stare. Tornando al discorso coinquilini e World Festival, naturalmente nessuno ha dato idee sul da farsi (e teoricamente bisognerebbe farlo tutti insieme... teoricamente) e la scadenza per decidere il piatto da preparare è domani. Il fatto che nessuno dica niente mi fa comodo, d'altronde io e Anke possiamo fare ciò che ci pare, il che è un bene. Certo, avere il 98% dei coinquilini asiatici e fare un piatto italiano/belga non ha molto senso, ma se nessuno partecipa, non posso fare altrimenti. Il problema è che i signori coinquilini non hanno capito che dovranno sgobbare comunque. Ma pazienza, lo scopriranno presto... eheheh

Settimana prossima vi aggiornerò sui preparativi del World Festival, lezioni, coinquilini simpatici, ecc.XD

13 aprile 2014

I corsi

Finalmente le lezioni sono iniziate ed io puntualmente torno qui a descrivervi cose di cui "nonvenepuòfregardemeno". Comunque i corsi che ho selezionato per questo "bimestre" sono tre più quello di lingua giapponese, che però non fa media. 
Il primo si intitola "Media and Communication" del prof. Mantello (origini italiane) che tratta in particolar modo il ruolo dei media durante i conflitti internazionali, estremamente interessante;
il secondo invece è "Research methods and academic writing" del prof. Ko (simpatico Honkonghese nonché mio relatore per la tesi) che in sostanza spiega come effettuare una ricerca, i vari metodi da utilizzare in base ai casi, come scrivere report in inglese (per chi non ne fosse in grado, come me) ecc. Interessante anche questo, ma più pesante da seguire a lezione. Inoltre non essendo il prof madrelingua inglese, a volte mi perdo qualcosa di quello che dice;
il terzo corso da me scelto è esterno al mio curriculum (society and culture) ma altrettanto interessante. Si tratta di "Product development strategy" del prof Beise-Zee (trasuda origini tedesche/austriache da tutti i pori, ma in sostanza è americano), corso fighissimo, che tratta lo sviluppo di un prodotto e la commercializzazione nei vari mercati, lo studio di casi analoghi, la strategia da adottare, i vari pro e contro, ecc, insomma davvero fatto bene;
per ultimo c'è il corso di giapponese detto anche "Japanese for Communication 4" che è il corso più alto per gli studenti della magistrale, ed è l'unico in cui sono riuscito ad infilarmi, dopo il due di picche iniziale. La prof è brava e disponibile, e il core del corso è la conversazione, colloqui di lavoro, lettura di giornali, discussioni su temi d'attualità, ecc. 
Tutti i corsi (ad eccezione di jappo naturalmente) sono tenuti in lingua inglese, il che non mi crea problemi dal punto di vista della comprensione, ma bensì da quello della produttività. Nemmeno ricordo quando è stata l'ultima volta che ho scritto un testo in inglese (sempre se l'abbia mai fatto), quindi devo mettermi sotto e fare pratica. Gli esami finali, come accennato in precedenza, nella maggior parte dei casi consistono in report finali e  presentazioni di gruppo e/o individuali. 
Ma adesso vorrei parlare del capitolo libri. Inutile dire che i libri di un master siano cari, ma spendere 60-70€ per un libro di 200 pagine mi sembra esagerato. Cosa fare quindi? E mentre tutti acquistano libri alla Coop del campus (no, non è quella italiana), io inizio a dare un'occhiata sul web. Le scelte non sono molte, ma avevo dimenticato che anche in Giappone c'è Amazon! Premetto che non sono mai stato un grande fan di Amazon (infatti in Italia gli ho sempre preferito IBS), ma in questo caso ho dovuto ricredermi. Infatti ho acquistato 7 (e ribadisco sette) libri alla modica cifra di 160€, con un risparmi del 40% circa, mica male! Inoltre ho acquistato un piccolo cuoci-riso per una/due persone a soli 6€!!! Diventerò presto un Amazon addicted (almeno qui in Giappone) XD

Vorrei postarvi un po di foto, ma la mancanza di tecnologia non me lo permette, quindi rimando anche stavolta. Alla prossima!

05 aprile 2014

Si inizia

Come avevo accennato in precedenza, in questi giorni si sarebbero svolte numerose attività, sia di carattere ricreativo che di carattere accademico. Andando con ordine, due giorni fa si è tenuta ad un ospedale di Beppu la visita medica, di cui otterremo i risultati l'otto di aprile. Immagino che il mio livello di colesterolo sia ancora belli li in alto, ma pazienza, un giorno mi darò alla cucina sana (un giorno inteso come solo 24 ore XD).
Ieri invece c'è stata la registrazione per ricevere carta d'identità e tessera sanitaria, e a seguire l'orientamento sul sistema universitario, i corsi, gli esami, i crediti, la tesi, ecc. Per la carta d'identità purtroppo dovrò aspettare fino al 16 aprile, quando mi rilasceranno il certificato di residenza (la carta vera e propria arriverà il 21 maggio), e fino ad allora non potrò ne comprare un telefono, ne cercare lavoro. Nonostante la lunga attesa però, c'è da dire che l'università sbriga tutte le pratiche e ci fa recapitare tutti i documenti direttamente in dormitorio, senza dover muovere un muscolo, il che non è male. Per quanto riguarda invece l'orientamento universitario, inutile dire che col nostro sistema ha ben poco in comune, ma dopo l'iniziale stato confusionale inizio a vederci un po più chiaro. I crediti necessari per il completamento del percorso sono 32 ed ogni esame vale 2 crediti quindi in totale sono una dozzina di esami più il progetto di ricerca. Rispetto a ciò a cui ero abituato in Italia (quasi esclusivamente esami scritti), qui gli esami nella maggior parte dei casi sono presentazioni o report, il che mi manda un po in panico, principalmente per due semplici motivi: uno, ho un'esperienza in presentazioni davanti ad altre persone pari a zero, e due, non riesco ancora a rendere bene nell'inglese parlato (non che quello scritto vada meglio) >_<
Paranoie a parte, in questi casi ci si rende conto come il nostro sistema universitario (pur essendo tra i migliori a livello di insegnamento) pecchi di alcune cose, che una volta all'estero risultano essere necessarie, vedesi seminari, presentazioni, ecc. Comunque non dispero, ce la farò!
Nel pomeriggio si è tenuto un incontro seminario all'ufficio carriere, che spiegava come funziona il processo di impiego in Giappone, cosa bisogna sapere, il livello della lingua ecc. A differenza di altre volte, in questo caso parto avvantaggiato, conoscendo la lingua giapponese abbastanza bene, ma comunque dello studio extra è necessario (tipo Business Japanese Test, ecc).
La sera invece c'è stata la cerimonia d'ingresso al dormitorio, dove tutti gli RA (Resident Assistant) si sono esibiti in balli pseudo K-pop, monologhi comici, ecc. Non è durato molto, ma è stato abbastanza divertente, inoltre il cibo era gratis, quindi partecipare era un "dovere".

In tutti questi eventi non si può fare a meno di notare l'organizzazione meticolosa ( a volte esagerata) dei giapponesi. Sia all'ospedale, che durante gli eventi interni al campus, riescono a gestire migliaia di studenti in modo efficiente e rispettando gli orari prefissati, cosa che a me che ho già vissuto in Giappone, non sorprende più di tanto, ma sono sicuro che per molti italiani sarebbe un sogno. Ebbene, questo è uno dei principali motivi che mi fa amare questo posto.

Una volta iniziate le lezioni scriverò ancora e vi aggiornerò.

01 aprile 2014

Entrance Ceremony

Oggi si è tenuta la cerimonia d'apertura della APU qui a Beppu e naturalmente vi ho partecipato. Non avendo un completo da cerimonia (e nessuna voglia di acquistarlo) mi sono arrangiato con quello che avevo, ma alla fine il risultato non è stato malaccio, tranne per la cinta borchiata sotto la giacca XD
Comunque vestiario a parte, è stata bellissima, soprattutto l'ultima parte, dove i vari club universitari si sono esibiti in danze e musica tradizionale. In particolare le esibizioni di Indonesia, Cina e Giappone mi hanno lasciato a bocca aperta. Al termine di tutto ciò i membri dei vari club hanno distribuito una brochure con tutte le informazioni sui club, le loro attività, modalità d'iscrizione, ecc. Vista la mancanza di un club di cucina (al quale mi sarei iscritto immediatamente) per ora aspetterò l'inizio delle lezioni e poi valuterò se mi resta abbastanza tempo per fare qualcos'altro.
Inutile dire che sembrava più un festival fotografico che una cerimonia scolastica, ma io (non avendo fotocamera ne telefono) ho dovuto scroccare dagli altri. Per le foto vi invito a tenere d'occhio la mia pagina facebook o la Home Page della mia univesità.

Nei prossimi giorni ci sarà una serie di incontri per i nuovi studenti, riguardanti le lezioni, esami, borse di studio, utilizzo degli spazi universitari, ecc Vi terrò informati

28 marzo 2014

Le scoperte che cambiano la vita

Oggi, come previsto dall'organizzatissima schedule universitaria, vi è stato il test di lingua giapponese. Dopo 2 ore di test ed un punteggio buono, ma non esagerato (219/300), al colloquio la prof di turno mi dice con gentilezza e col sorriso sulle labbra, che purtroppo non viè una classe di giapponese in cui sia possibile inserirmi.... cheee? Quando le chiedo a cosa serva la classe advanced, lei mi spiega semplicemente che ho un punteggio troppo alto per entrarci (machecazz?) e che quindi se voglio continuare a studiare giapponese, mi devo arrangiare. Nel frattempo mi ha consigliato una "comunication level 4", così giusto per... mah
Pazienza, vorrà dire che sfrutterò le conoscenze giappe e parlerò con loro, o mi infiltrerò di soppiatto alle lezioni in lingua.

Ma ora vi starete chiedendo tutti quanti: "e che cosa centra tutto ciò con il titolo?" Bella domanda, e la risposta naturalmente è "nu stracazzu". XD
L'idea del titolo mi è venuta in mente tornando al dormitorio. Non appena arrivato all'ingresso infatti, noto delle cassette di plastica con dentro frutta e verdura, e con prezzi decisamente bassi!!! E a venderla niente poco di meno che i contadini stessi! "Strabel" direbbe qualcuno di mia conoscenza... Ho in seguito scoperto che ogni giorno davanti all'ingresso del dormitorio c'è una specie di mercato, per evitare di fare andare gli studenti in città (visto il costo dei bus -_-). Quindi, oggi c'era il mercato ortofrutticolo, e gli altri giorni si alternano, mercatino del riso, cibarie cinesi, kebab, ecc...
Detto ciò vi starete chiedendo cosa ho comprato e a che prezzo. Bene, per un kg di mele (esatto, un kg non un pezzo, come a Tokyo), tre zucchine e mezzo kg di pomodori ho speso sulle 4.50€, che può sembrare tanto per gli standard italiani, ma per quelli giapponesi è pochissimo!!! Inoltre le mele sono la qualità Fuji, e qui qualcun'altro sarebbe molto felice di ciò (vero Ricky?)  :-)

Stasera c'è stato anche un meeting con gli altri coinquilini, nel quale si discuteva dell'eventuali regole da seguire, ecc.
Mi fermo qui per oggi, alla prossima!

12 dicembre 2009

Preparativi...

E rieccomi qui ad aggiornare come promesso. Finalmente ho finito tutti gli esami che dovevo fare e in attesa di ricevere i risultati sto iniziando a fare un pò di preparativi per il rientro in Italia (una settimana al lancio). Tra le varie cose da fare naturalmente quella che mi spaventa di più è la valigia, buttata dietro all'appendino per i vestiti da ormai più di un anno, con 10 cm di polvere e pronta a far saltar fuori gruppi di gokiburi & co una volta spostata....XD in più ho il limite di peso a 20 kg per la valigia grande e 5 kg (5kg!!!) per il bagaglio a mano. くそおおお!!!!
Come se non bastasse, devo fare anche la lista dei regali da (NON) fare ad amici e parenti, ma per quello ho già programmato un pellegrinaggio ai negozietti scrausi in Asakusa ed ai 100 Yen Shop...XDXDXD
Ritornando al tema esami, voglio parlarvi un pò dei campus delle università dove sono stato, ovvero la Nihon e la Chuo. La prima essendo la più grande del jap per ogni campus ha una singola facoltà e quindi non è che ci sia granchè, giusto il necessario (mensa, distributori, biblioteca, ecc) per la vita studentesca. Nel campus della Chuo invece sono rimasto alquanto sorpreso, trovando un'area ristoro (l'immancabile McDonald, 2 ristoranti self service, Mos burger, 2 caffetterie e combini), una libreria con tanto di libri in inglese, un negozio di abbigliamento e articoli sportivi, un supermercato, e 5 ATM....(sti caxxi direi). Tutto ciò all'interno del campus, che essendo in periferia (bella zona residenziale e pulita, si vede anche il monte Fuji XD) è grandissimo. Unico problema appunto è la distanza da Tokyo, circa un'ora da Shinjuku, un'ora e mezza da casa mia (Asakusa). Cioè, farsi un'ora e mezzo di treno la mattina presto per andare a fare un esame non è proprio il massimo....mah, speriamo almeno in un buon risultato (del quale dubito fortemente).......
Ok, prima che mi mandiate qualche virus via e-mail per farmi smettere con i miei discorsi che non interessano a nessuno la chiudo qui. Vi farò sapere in seguito per quanto riguarda preparativi.

Alla prossima ciaooooo.