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09 gennaio 2020

Nakasendo

E rieccomi puntuale dopo le vacanze (questo sarà il terzo post in meno di un mese, roba non da poco).

 

Come anticipato il mese scorso, durante le vacanze di fine/inizio anno, sono andato nella valle del Kiso, percorrendo un tratto di Nakasendo.

 

La Nakasendo (中山道, letteralmente la via attraverso le montagne) è una delle cinque vecchie vie consolari (Gokaido) istituite nel periodo Edo, che collegavano appunto la città di Edo (odierna Tokyo) con le località più importanti dellepoca. Nel caso specifico della Nakasendo la destinazione finale era Kyoto, dove risiedeva l’imperatore.

Oltre alla Nakasendo vi era unaltra via consolare che collegava le due città, ovvero la Tokaido (東海道, letteralmente la via dei mari dellest) che come lascia intuire il nome percorreva la parte costiera orientale (le linee ferroviarie Tokaido, cosi come il Tokaido Shinkansen prendono il nome da li).

 

Qui sotto trovate una cartina che vi aiuta a capire di cosa si tratta (fonte Wikipedia).

 


Essendo dei percorsi lunghi e soprattutto dissestati, il modo migliore per percorrerli era a piedi. Ovviamente le soste erano obbligatorie e lungo la via vi erano dei villaggi o Stazioni di Posta dette Shuku o Juku (宿) per offrire ai viaggiatori un posto per riposare, spedire oggetti, etc.

 

Molte di queste stazioni sono evolute in moderne cittadine col passare del tempo, perdendo sia la funzione che l’aspetto di un tempo. Tuttavia alcuni di questi piccoli villaggi sono rimasti pressochè identici ed oggi fungono da attrazioni turistiche. Le più famose si trovano al confine delle prefetture di Nagano e Gifu, nalla valle del fiume Kiso (denominata appunto valle del Kiso), e sono Tsumago e Magome.

 

Il tratto che collega queste due località, attraversa la foresta circostante ed è pressochè la stessa di un tempo, con salite, tratti sterrati, tratti pavimentati a lastre. Nel mio caso ho voluto fare un tratto più lungo includendo anche la stazione di Nagiso. Il tratto Nagiso-Tsumago-Magome si attesta sui 12 km, ed offre un atmosfera da vecchio Giappone senza pari. Partendo da Magome e facendo il percorso all’inverso, troverete meno tratti in salita.

 

Come al solito per maggiori info sulle Gokaido vi invito a chiedere a mamma Wikipedia. Nel caso specifico della Nakasendo, invece vi consiglio Japan-guide.com, uno dei siti che più consulto per idee di viaggio. È davvero ben fatto e da informazioni molto utili.

 

Ora come al solito vi lascio con un po di foto per farvi un’idea.

la stanza del ryokan dove ho alloggiato (da notare che in tutto lo stabile ero solo, immaginate l'ansia) 


una casa abbandonata sul tratto Nagiso-Tsumago. 


uno scorcio di foresta sul tratto Tsumago-Magome. 


la stazione di Tsumago. 


sentiero lastricato sul tratto Tsumago-Magome. 


segnaletica sul sentiero. 


statue sul tratto Tsumago-Magome. 


stazione di Magome. 


vi lascio con questa foto della mia cena al ryokan. 

Alla prossima, ciaooooo.

 

29 gennaio 2017

Anima da Edokko

E rieccomi qui dopo mesi di latitanza. Innanzitutto buon anno a tutti (e con solo 3 settimane di ritardo).
La Tokyo SkyTree, (634m) è uno dei simboli della Shitamachi moderna.

Solitamente durante il weekend vado a Tokyo a vedere la "città", ovvero a passeggiare per i quartieri in cerca di qualche scatto decente. Ultimamente però i vari Shinjuku, Shibuya, Akihabara, Roppongi, ecc mi hanno stancato, troppa gente, bisogna fare la fila anche per andare a prendere un caffè, e anche solo prendere la metro è stressante. Sarà la vecchiaia, ma sta di fatto che non trovo più quei quartieri attraenti come lo erano un tempo. Così sono andato ad Asakusa (uno dei miei quartieri preferiti di Tokyo), cuore della vecchia Tokyo che tanto mi piace. Avendoci vissuto per quasi due anni, ogni volta che ci ritorno è come tornare a casa e la nostalgia prende il sopravvento.


Kaminarimon e Nakamise-dori visti dall'alto.
Mentre passeggiavo alla ricerca di qualcosa da fotografare, ho pensato di visitare il Centro turistico di Asakusa, costruzione moderna (nell'Asakusa dei miei tempi non c'era) che sorge proprio di fronte al Kaminarimon (雷門 "Porta del Tuono", il gate principale da cui si accede per accedere al tempio Senso-ji). Lì ho scoperto che all'ultimo piano c'era una caffetteria con terrazza, e allora che pausa caffè sia. La vista di Asakusa dall'alto, il tempio Sensoji, la stradina Nakamise affollata di turisti era così bella e rilassante da far passare in secondo piano il sapore e il prezzo del caffè. Finito il caffè sono tornato a fare una passeggiata nel quartiere per qualche scatto. In molti si chiedono cosa mi attrae di questo posto, non ha divertimento per giovani, è vecchio, in alcuni tratti anche sporco, pochi e piccoli centri commerciali, i locali sono piccoli, vecchi e pieni di gente che fa baldoria il sabato sera, le strade sono strette...insomma ricorda la Tokyo di altri tempi. Beh, questi sono esattamente i motivi per cui amo questo posto. A Gyotoku c'è tutto quel che serve per vivere comodamente, ma manca l'anima della Shitamachi (下町 "città bassa", la parte antica di Tokyo). E questo mio attaccamento ad Asakusa e al suo stile di vita fa di me un Edokko (nome dei vecchi abitanti di Tokyo, all'epoca chiamata Edo), a detta di molti amici Giapponesi.
Una strada dietro al tempio con i suoi caratteristici
Yatai (piccoli locali con posti a sedere all'aperto d'estate).
Il weekend di Asakusa per molti inizia qui.


Ultimamente, purtroppo, anche Asakusa sta venendo gradualmente rinnovata a causa del grande boom turistico recente, e in previsione delle olimpiadi del 2020. Questo vuol dire anche che prima o poi diventerà un posto "finto" un po' come i parchi divertimenti che vogliono imitare altri posti (Haus Ten Bosch). Mi sento estremamente fortunato ad aver visto Asakusa com'era 10 anni fa e com'è oggi, averci vissuto e aver collezionato tanti bei ricordi tra le sue stradine.




Un negozio di Kimono e una Ducati 750 F1 (in condizioni perfette), quando l'arte Giapponese incontra quella Italiana. 




15 gennaio 2015

Nuovo Anno

Buon Anno a tutti (e con sole 2 settimane di ritardo).

Dall'ultimo aggiornamento non è cambiato poi molto. Sempre tanto studio e tante cose da fare. Il trasloco è vicino (fine mese) e i preparativi continuano senza intoppi. Oggi ho chiamato per effettuare gli allacci di elettricità e gas, e domani si va per quello di internet. Dopo di che devo andare in giro a trovare un po di buon arredo a prezzi scontati. Per il trasloco ho solo due giorni a disposizione (30 e 31) ma penso di farcela tranquillamente. In parte mi mancherà la vita in campus, la comodità di avere tutto quello che serve per studiare sotto mano, il fiume di studenti, la palestra, ecc; d'altra parte però non sarò più isolato su di una montagna, potrò uscire a qualsiasi ora e senza dover dipendere più dai bus (costosi a dagli orari scomodi). Inoltre una fiammante bicicletta già mi aspetta, quindi non vedo l'ora di iniziare la nuova vita in città.

A fine dicembre, come anticipato nell'ultimo post, sono andato una settimana a Pechino, sia perché non ero mai stato in Cina (e dopo una laurea in lingua cinese direi sia un "must"), sia per andare a trovare un amico che studia lì, e che quindi mi ha fatto da guida per tutto il tempo. Nel complesso è stato un viaggio che mi ha soddisfatto, anche se per certi versi molte mie aspettative non sono state soddisfatte. Infatti, nonostante abbia visitato molti luoghi famosi (Città Proibita, Tempio del Cielo, ecc), questi non sono riusciti a sorprendermi come mi aspettavo. Alla fine ci si rende conto che viviamo di stereotipi, e chi si aspetta di trovare l'essenza di Cina Imperiale a Pechino, potrebbe trovare solo una metropoli in rapido sviluppo con qualche monumento qua e la (ricostruito o preservato non in maniera efficiente).
 La parte "sociale e gastronomica" del mio tour invece è stata un successo. Il cibo (si trova di tutto, comprese cucine poco cinesi come quella mongola o dello Xinjiang) è buonissimo e il prezzo irrisorio (se paragonato all'Italia o al Giappone), tuttavia l'orario dei pasti è diverso da quello a cui sono abituato, e molte volte andare a cena alle 20.00 risultava essere abbastanza tardi da trovare già qualche locale chiuso. Dal punto di vista sociale il mio tour è stato molto interessante. Girare per gli Hutong (vecchi quartieri con decadenti case in pietra) e osservare come la popolazione conserva parecchie abitudini, ma al contempo si adatta al rapido cambiamento urbano e tecnologico dell'ambiente circostante, fa capire parecchio della società cinese contemporanea e di come il governo stia cercando di cambiarla (in meglio o in peggio, non è dato saperlo).
Come ho detto prima, quest'esperienza mi è piaciuta e sicuramente  ritornerò in Cina un giorno, ma la prossima volta mi piacerebbe vedere altre realtà come Hangzhou, Suzhou, Nanjing, ecc.

Vi lascio a qualche foto































20 gennaio 2010

悲しみ。。。

E rieccomi qui ad aggiornare il blog. Innanzi tutto buon anno a tutti i lettori del blog e non (anche se con 20 giorni di ritardo).

Questo sarà una degli ultimi aggiornamenti qui dal Jap. Infatti a fine febbraio ritornerò in Italia, ma questa volta definitivamente. Non starò a dilungarmi sulle cause di questa decisione (a cui si aggiungono anche le mancate ammissioni alle università), ma bisogna rassegnarsi ed andare avanti. Inutile dire quanto mi dispiace dover lasciare questo Paese nel quale mi ci trovo molto bene, dove ho conosciuto tante persone e dove mi sono fatto degli amici, anche se pochi a dir la verità, che non dimenticherò mai e che voglio ringraziare di cuore per tutto quello che hanno fatto per me. Di certo la vita non finisce qui, perciò continuerò il mio cammino, e spero che un giorno mi riporti di nuovo qui.

Nel prossimo post metterò un pò di foto arretrate, ma ora non me la sento proprio.
Alla prossima, ciaooooo.......

29 gennaio 2009

病気...Influenza...

Ah l'influenza.... dopo alcuni anni che non la incontravo eccola di nuovo qui al mio fianco, per farmi passare momenti indimenticabili....(*********************************************).........
Purtroppo niente scuola per oggi (a dir la verità con la pioggia che c'è non è che abbia tanta voglia di andarci), ma studierò per conto mio, con la speranza di capirci qualcosa XD.....Naturalmente questo mio stato di salute mi impedirà di partecipare all'evento dell'anno, ovvero la giornata di domani da trascorrere al bowling con tutta la scuola (capirai che divertimento XD).............
Direi che il fatto che mi stanno scoppiando gli occhi dal dolore in questo momento, vuol dire che non posso stare più davanti al Pc.....Andrò a letto....Ciaooooo

P.S.
Gli asterischi nella parentesi sono atti a rappresentare nient'altro che le mie imprecazioni dovute all'influenza, e che par ragioni varie ho censurato.........XDXD

22 gennaio 2009

Mai dire NO...

Il fatto che ai jappi non piaccia dire "no" l'avevo già notato studiando la lingua (usano tante inutili frasi e giochi di parole per rifiutare, pur di non usare apertamente la parola "no" XD), ma ne sto avendo conferma in questo periodo, nel quale sono alla ricerca di un lavoro part-time o arubaito, che dir si voglia. Ebbene, la scena è sempre la stessa che sembra ripetersi all'infinito: dopo aver compilato application form, parlato di orario di lavoro, giorni in cui lavorare, mansioni da svolgere e salario, arriva la frase fatidica: "Bene, domani la chiamo per dirle quando inizierà a lavorare"..........un "domani" che purtroppo non esiste; alcune volte ho pure richiamato io, senza mai riuscire a trovare la persona con cui avevo parlato, chissà perchè..........
Non sapendo se ridere per quanto sono stupidi o incazzarmi per la poca serietà dimostrata (più quest'ultima), chiedo spiegazione ai prof, e che risposta ottengo??? "I giapponesi sono fatti così, è normale, quando non ti chiamano vuol dire NO....ma tu continua a provare, prima o poi troverai un lavoro"...... NO COMMENT......

Comunque, tralasciando tutto ciò, martedì ho il test per il JLPT (japanese language profency test) di livello 3, che non dovrebbe essere molto difficile; in più lunedì riposo perchè si festeggia il Capodanno Cinese (essendo il 98% degli studenti cinesi la scuola decide di darlo come giorno di vacanza) e venerdì tutti al Bowling, una delle tante attività extra della scuola, atte solo a indurre gli studenti a pensare che i soldi che hanno pagato non sono andati sprecati XD....(ma sarà poi vero? XD)

Alla prossima, ciaoooo.

11 gennaio 2009

理髪店 - Barbiere...

Proprio in questi giorni, accortomi che ormai i capelli erano talmente lunghi da occuparmi il campo visivo, e che per asciugarli ci impiegavo un'eternità, ho sentito il bisogno di darci un taglio XD.....si, ma dove? A questo punto consulto Giovanni (per chi non lo sapesse è l'inquilino pazzo che mi ritrovo, ma non mi fermo a descriverlo perchè merita un capitolo a parte per quant'è pazzo XD), il quale mi porta dal suo bariere di fiducia, e la cosa mi inquieta parecchio...Arrivati al negozio, che si trova ad Asakusa, entriamo e vedo tre signore impegnate a tagliare i capelli ad altrettanti signori jappi, e poi una ragazza ferma vicino l'attaccapanni, il cui compito è quello di prendere in consegna le giacche dei clienti per poi aiutarli ad indossarle prima che questi ultimi vadano via.....Dopo un'attesa di 10 minuti circa, sia io che Giovanni ci accomodiamo pronti per essere tosati XDXD.......bè che dire, sembra più di essere in una sauna......prima di tutto iniziano a coprirmi viso e capelli di asciugamani umidi bollenti, i quali hanno un inspiegabile quanto piacevole effetto soporifero, infatti per poco non mi addormento......dopo una decina di minuti tolgono gli asciugamani e iniziano la fase di taglio per poi finire con shampoo (sembrava di essere in lavatrice per come mi sbatteva la testa da una parte all'altra XDXD) barba, ecc.....
Esperienza alquanto interessante XD.......Alla prossima ciaoooo.......

01 gennaio 2009

A new year...

Ciao a tutti, dopo un lungo assenteismo rieccomi ad aggiornare il blog....
Innanzitutto ne approfitto per augurare a tutti buon anno, con la speranza che sia ricco di bei momenti e soddisfazioni (e anche di soldi possibilmente XD).....Qualcuno di voi si starà sicuramente chiedendo come è stato il Capodanno qui a Tokyo (anche se ne dubito altamente).......se dovessi esprimerlo con un aggettivo, la parola che lo identifica meglio è "anonimo"......Niente fuochi artificiali (da non crederci!), casino non più di tanto e a fare da contorno un bel freddo cane....Non ho fatto nemmeno foto perchè non ne valeva la pena.
Tutto ciò nonostante fossi in uno dei quartieri più in di Tokyo ovvero Shibuya....a Taito invece non simuoveva una foglia, nessun rumore, gente per le strade, niente.......
Comunque, tralasciando il discorso Capodanno, il 6 Gennaio si ricomincia la scuola dove ad attenderci c'è il "test post vacanze", atto a verificare se durante le vacanze abbiamo realmente studiato...(sti jappi se le studiano bene), quindi in questi giorni devo studiare un pò.......
Alla prossima.....