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30 aprile 2019

L'ultimo degli Heisei

Che bello scrivere un post dopo mesi, dovrei farlo più spesso (aridaje! già sentita).

Allora dove eravamo rimasti? Ah si, avevo lasciato il vecchio lavoro ed ero in pausa. Sono passati 8 mesi da allora e il lavoro nuovo c'è, con i soliti (pochi) alti e (tanti) bassi, ma tant'è.

A differenza del lavoro precedente, dove mi bastavano 10 minuti di bici per essere li, adesso faccio il pendolare (1h a tratta) come la maggior parte dei Giapponesi, anche se non riesco ad abituarmici. La sola idea di perdere 2h al giorno inutilmente mi provoca stress, ma anche questo immagino faccia parte della vita in città. Ultimamente ho anche lasciato la scuola di fotografia, un po' perché non ci stavo più con la testa a causa del lavoro (colleghi che meritano solo torture), un po' perché stava diventando troppo impegnativa a livello di tempo utilizzato, e non riuscivo a fare quanto avrei voluto. Tuttavia non è stato tempo sprecato, e grazie al corso ho imparato molto riguardo la fotografia in generale, e quella analogica in particolare.

Ma vi starete chiedendo, tutto ciò col titolo cosa ha a che fare? In effetti nulla, ma adesso ci arriviamo.
Oggi è il 30 Aprile 2019, ultimo giorno dell'era Heisei e primo giorno della mia vita da 30enne (sto invecchiando lo so). Essendo nato nel 1989, primo anno dell'era Heisei, dispiace un po' vedere giungerla al termine, ma da anche l'idea di un  nuovo inizio. Da domani inizia l'era Reiwa, e il nuovo imperatore salirà al trono (si esatto, in Giappone c'è l'imperatore, chiedete a Wikipedia per maggiori info). Approfittando di questo "nuovo inizio" ne ho deciso di darmi degli obbiettivi e una lista di cose da fare ora che ho 30 anni. Come cosa suona parecchio idiota (e magari lo è), ma non avendo praticamente alcuna soddisfazione a lavoro, devo cercare di trovarne altrove.

Zona Cattiverie
Inoltre è quel periodo della vita dove tutti gli amici iniziano a sposarsi e farsi cazzi loro, perché "eh ma va fatto", "ti fa sentire più responsabile", "ma non puoi stare solo per sempre", "i figli sono una gioia"..... insomma tutte quelle frasi fatte per farsi andare bene una vita di rinunce, mutui e notti insonne. Ognuno è libero di rovinarsi come meglio crede, ma cercare di convincere me che va fatto perché cosi fan tutti, beh.... mi sembra un po' come le sette religiose che cercano di indottrinarti (altro capitolo che mi manda in bestia)... Insomma ogni qualvolta parlo con delle coppie, solitamente la parte femminile finisce per odiarmi, ma il divertimento è troppo per smettere...
Fine Zona Cattiverie

Essendo in piena Golden Week, ed essendo il mio compleanno, ho deciso di fare un bel viaggetto in Cina, dove finalmente (ci sono stato altre due volte senza andarci) andrò a vedere la Grande Muraglia, e fare un po' di foto da stampare e riguardare tra qualche anno. A luglio ho anche in progetto di scalare il Fuji, oltre che di visitare altri posti in cui non sono ancora stato.

Insomma la lista delle cose da fare è lunga, il tempo poco, e i soldi zero, ma in qualche modo si farà.
A rientro dalla Cina posterò di nuovo con qualche foto. Ora è meglio che torni a fare la valigia, ciaooooooo.

31 dicembre 2017

Chi posta l'ultimo dell'anno posta tutto l'anno...

Mi piacerebbe fosse vero. Ho abbandonato questo blog, ma ogni tanto fortunatamente mi ricordo della sua esistenza, e quindi eccomi qui.

Giusto per annoiarvi mi sembra giusto fare una piccola riflessione sull'anno che se ne va.

In questo 2017 sono successe tante cose e ho avuto la fortuna (ma anche sfortuna) di conoscere tante persone. Socializzare non è più piacevole come in passato, e i momenti in solitudine sono tra le cose che sono riuscito ad apprezzare di più. Inoltre non capisco la necessità di dover a tutti i costi trascorrere tempo con altri, stare in gruppo, trovarsi una ragazza. Sinceramente sono stanco di queste imposizioni sociali che la massa segue senza neanche chiedersi se sia giusto o no.

HOBBY
Sono riuscito a trovare un hobby (la fotografia) che pur non essendo costoso, riesce a darmi soddisfazioni e a riempire le giornate (quelle poche che ho) di riposo. In Giappone poi la cultura della fotografia è molto diffusa ed è possibile fare buoni affari nei mercatini dell'usato. Inoltre ho riscoperto (o forse scoperto per la prima volta) il piacere di scattare in analogico, molto più affascinante del (pur comodo) digitale. Per il momento uso entrambe le tecnologie, anche perché molte volte va bene una, altre volte l'altra. Ho in programma (tra un annetto magari) una mostra e magari anche un piccolo libricino, non tanto per fare soldi, quanto per soddisfazione personale.

ITALIANI
Molti di voi si chiederanno perché scrivo l'ultimo dell'anno, quando potrei essere ad un cenone con altri italiani, o in qualche discoteca. Beh, scrivere questo post suscita più interesse in me che le altre opzioni citate. Non sono mai stato un fan dello stare tra persone della stessa nazionalità, o almeno non sempre. Ho conosciuto qualche italiano e mi sono fatto anche amici, ma se volevo essere sempre a parlare italiano, stavo in Italia, o no?
Stesso discorso per quanto riguarda le tradizioni. Chi mi conosce sa che non sono una persona religiosa, quindi le domande "cosa fai a Natale?" "E a Pasqua?" non sono altro che fonte di noia gratuita, soprattutto se si pensa che in Giappone sono normali giorni lavorativi.
Onestamente non mi mancano i cenoni delle feste con i parenti, dove si mangia senza ritegno e si fa fatica ad alzarsi da tavola. Ora come ora non riuscirei nemmeno ad arrivare al secondo senza esplodere.

Molta gente pensa che sono strano, asociale, ingrato, e chi più ne ha più ne metta. Inutile dire che di quello che pensa la gente me ne sbatte altamente.

VIAGGI
Gli ultimi due anni a capodanno ho viaggiato (in entrambi i casi in Cina), mentre quest'anno resto a casa. Principalmente è dovuto a stanchezza/pigrizia, e in parte è dovuto all'imminente trasloco di gennaio che comporterà una spesa importante. Il trasloco appunto, finalmente cambio casa con la speranza di risolvere qualche problema (qualcuno ha detto muffa e scarafaggi?)
Inoltre resta sempre il problema delle poche ferie, che mi obbligano a scegliere mete vicine e da viaggi da pochi giorni. Prossimamente vorrei andare in Hokkaido (sono anni che lo dico) e in qualche altro posto sperduto nelle  campagne giapponesi. Alla fine finisco sempre per tornare a Beppu almeno due volte all'anno, ma come non farlo, a quella cittadina ci sono troppo affezionato.

Come aggiornamento lampo direi che è tutto.

Dato che in azienda abbiamo finito tutti i cotechini/zamponi, quest'anno ho deciso di cenare in stile giapponese. Vi lascio quindi con questa ciotola di Toshikoshi Soba (年越し蕎麦 aka i soba di fine anno), piatto tipico della tradizione giapponese, che sta ad augurare longevità e fortuna.



Buon Anno a tutti!!!!

05 agosto 2017

sabato sera

E rieccomi a scrivere a distanza di sei mesi. In realtà sono settimane che continuo a rimandare e alla fine non ho mai scritto per mancanza di tempo e voglia.
Il titolo è riferito al fatto che scrivo di sabato sera, perché non ho niente di meglio da fare, o perché scrivere qui sul blog risulta più produttivo che uscire da solo per andare chissà dove.

Il lavoro, come previsto, non lascia spazio a molto altro, se non bevute in compagnia di colleghi che già fai fatica a sopportare dal lunedì al venerdì. L'odio nei confronti di colleghi e dirigenza cresce sempre di più e insieme al mio carattere poco adatto alla società giapponese, non penso mi porterà a restare in azienda a lungo. Ma la testa è dura (e in tutti questi anni è l'unica cosa che non è cambiata), l'orgoglio alto, la voglia di cambiare zero, e quindi ci si prende quello che arriva.


Il weekend esco poco e quando lo faccio non so dove andare ne cosa fare. Inoltre ultimamente il solo pensiero di dover prendere la metro per andare in posti affollati mi fa passare la voglia di uscire, e quindi finisco per restare a casa.

A Giugno son tornato una settimana in Italia, bruciandomi le ferie di un anno intero, ma almeno sono riuscito ad andare al mare dopo due anni. Tuttavia non sopporto più il dover viaggiare per 15 o 16 ore ogni volta, quindi la prossima volta in Italia sarà tra qualche anno, sempre se ne avrò voglia.

Per il resto c'è poco o niente da dire. Noia e insoddisfazione. (una costante per quanto mi riguarda)

A quasi 30 anni sono solo circondato da gente che nella maggior parte dei casi non sopporto, e che non sopporta me (soprattutto la seconda).
Purtroppo l'essere troppo diretti non porta mai vere amicizie ne tantomeno relazioni
(qui che si basa tutto sull'apparenza poi non ne parliamo) ma solo conoscenti con cui andrai a bere o mangiare qualche volta, magari ti scambi qualche confidenza, ma finito l'effetto dell'alcool, finito tutto.

L'unica persona che rispetto a lavoro, a breve lascia l'azienda (e come dargli torto), quindi prevedo un autunno poco piacevole.

Unica nota positiva è che il prossimo weekend sarò ad Ise (ci volevo andare da tempo) con un amico in vacanza dall'Italia. Cercherò di scrivere e postare qualche foto a riguardo verso fine mese.



29 gennaio 2017

Anima da Edokko

E rieccomi qui dopo mesi di latitanza. Innanzitutto buon anno a tutti (e con solo 3 settimane di ritardo).
La Tokyo SkyTree, (634m) è uno dei simboli della Shitamachi moderna.

Solitamente durante il weekend vado a Tokyo a vedere la "città", ovvero a passeggiare per i quartieri in cerca di qualche scatto decente. Ultimamente però i vari Shinjuku, Shibuya, Akihabara, Roppongi, ecc mi hanno stancato, troppa gente, bisogna fare la fila anche per andare a prendere un caffè, e anche solo prendere la metro è stressante. Sarà la vecchiaia, ma sta di fatto che non trovo più quei quartieri attraenti come lo erano un tempo. Così sono andato ad Asakusa (uno dei miei quartieri preferiti di Tokyo), cuore della vecchia Tokyo che tanto mi piace. Avendoci vissuto per quasi due anni, ogni volta che ci ritorno è come tornare a casa e la nostalgia prende il sopravvento.


Kaminarimon e Nakamise-dori visti dall'alto.
Mentre passeggiavo alla ricerca di qualcosa da fotografare, ho pensato di visitare il Centro turistico di Asakusa, costruzione moderna (nell'Asakusa dei miei tempi non c'era) che sorge proprio di fronte al Kaminarimon (雷門 "Porta del Tuono", il gate principale da cui si accede per accedere al tempio Senso-ji). Lì ho scoperto che all'ultimo piano c'era una caffetteria con terrazza, e allora che pausa caffè sia. La vista di Asakusa dall'alto, il tempio Sensoji, la stradina Nakamise affollata di turisti era così bella e rilassante da far passare in secondo piano il sapore e il prezzo del caffè. Finito il caffè sono tornato a fare una passeggiata nel quartiere per qualche scatto. In molti si chiedono cosa mi attrae di questo posto, non ha divertimento per giovani, è vecchio, in alcuni tratti anche sporco, pochi e piccoli centri commerciali, i locali sono piccoli, vecchi e pieni di gente che fa baldoria il sabato sera, le strade sono strette...insomma ricorda la Tokyo di altri tempi. Beh, questi sono esattamente i motivi per cui amo questo posto. A Gyotoku c'è tutto quel che serve per vivere comodamente, ma manca l'anima della Shitamachi (下町 "città bassa", la parte antica di Tokyo). E questo mio attaccamento ad Asakusa e al suo stile di vita fa di me un Edokko (nome dei vecchi abitanti di Tokyo, all'epoca chiamata Edo), a detta di molti amici Giapponesi.
Una strada dietro al tempio con i suoi caratteristici
Yatai (piccoli locali con posti a sedere all'aperto d'estate).
Il weekend di Asakusa per molti inizia qui.


Ultimamente, purtroppo, anche Asakusa sta venendo gradualmente rinnovata a causa del grande boom turistico recente, e in previsione delle olimpiadi del 2020. Questo vuol dire anche che prima o poi diventerà un posto "finto" un po' come i parchi divertimenti che vogliono imitare altri posti (Haus Ten Bosch). Mi sento estremamente fortunato ad aver visto Asakusa com'era 10 anni fa e com'è oggi, averci vissuto e aver collezionato tanti bei ricordi tra le sue stradine.




Un negozio di Kimono e una Ducati 750 F1 (in condizioni perfette), quando l'arte Giapponese incontra quella Italiana. 




21 marzo 2015

Beppu mon amour

Oggi non ho novità di nessun tipo (non che di solito ne abbia molte), ma voglio semplicemente condividere con voi dei miei pensieri. Ormai è trascorso un anno dal mio arrivo a Beppu e voglio fare alcune considerazioni su questa città e su come me la passo qui. Come molti stranieri il mio primo contatto con il Giappone è stata Tokyo, città nella quale ho vissuto complessivamente un paio d'anni. Chi ha voglia può andare a spulciarsi i vecchi post di questo blog, dove il me di 6 anni fa raccontava le sue esperienze nella capitale nipponica.
Tornato a studiare in Giappone a distanza di quattro anni dalla mia partenza per l'Italia, mi sono ritrovato in una realtà ben diversa, che da un lato mi ha fatto sentire nostalgia della grande città, ma dall'altro mi ha fatto apprezzare altre cose. Se infatti è vero che Beppu è una città piccola e non c'è mai niente di nuovo, è anche vero che qui riesco a rilassarmi di più di quanto potessi fare a Tokyo (sempre se a Tokyo sia possibile rilassarsi). Anche solo una passeggiata sul lungomare ascoltando della buona musica o un'oretta alle terme riesce a rigenerarmi mentalmente e a farmi riflettere su molte cose. Sono probabilmente uno dei pochi (se non l'unico) studenti di APU che apprezzi appieno questo posto e infatti vengo sempre deriso per questo, ma poco importa. Sarà perché vengo da un paesino, sarà perché sono cresciuto vicino al mare, sarà perché qui la gente è cordiale e soprattutto più "vera", sarà che sto facendo vecchio e apprezzo di più la campagna, fatto sta che questa città mi piace parecchio, e da quando ho lasciato il dormitorio riesco ad apprezzarla ancora di più. Inoltre la primavera sta finalmente arrivando e si prevedono hanami (pic-nic mentre si contemplano i ciliegi in fiore) con gli amici e qualche scatto decente (che spero di poter condividere con voi).


 Nel prossimo post vorrei fare un approfondimento sul posto di lavoro e sui miei colleghi. Alla prossima, ciaoooooo

27 febbraio 2015

Latitanza

Latitanza... la parola che più mi s'addice, visto il il mese e mezzo di ritardo con cui sto aggiornando. Comunque anche per questo mese un post l'ho inserito, perciò niente lamentele eheh. Come avevo anticipato nel post precedente, mi sono trasferito giù in città, in bell'appartamento al quinto piano di una palazzina, con un ottima vista, meteo più "normale" (in montagna il tempo era tremendo, cambiava in continuazione e tirava sempre un vento freddo), ma soprattutto la comodità di poter andare dove mi pare a qualsiasi ora del giorno, senza dover più dipendere dai (poco economici) bus. Febbraio e Marzo sono due mesi di vacanza qui e la maggior parte degli studenti è tornata in patria, comprese le mie due coinquiline Anke (la Belga) e Chloe (la Vietnamita). Io per il solito problema (mancanza di danari) sono rimasto a Beppu a lavorare e studiare. Al momento sto conducendo dei sondaggi/interviste e dal mese prossimo inizio a scrivere la tesi (consegna a Dicembre). Pur avendo completato i crediti necessari all'ottenimento della laurea, ho deciso che se trovo un corso interessante in questo semestre magari mi iscrivo, anche per svariare un po dal quotidiano tesi/lavoro. Inoltre sono iniziate le attività dell'ufficio carriere per chi cerca lavoro, anche se di aziende che mi interessano per il momento non ne ho viste nella lista rilasciata dall'università. Si tratta per lo più di aziende nel settore finanziario e industriale, ambiti nei quali non mi sento per niente adatto. Inoltre, anche quando si tratta di aziende che cercano stranieri, alla fine assumono solo studenti asiatici, e per gli occidentali resta poco e niente; d'altronde siamo una minoranza e per avere maggiori possibilità la destinazione è una sola, Tokyo. Nonostante ami questo posto, e il Kyushu in generale mi sembra molto vivibile, bisogna ammettere che nella capitale ci sono le opportunità più ghiotte e probabilmente cercherò qualcosa lì (anche se la vita in città non mi entusiasma più di tanto). 
Non essendoci niente di interessante da raccontare, vi saluto e spero di poter raccontare qualcosa di nuovo nel post di Marzo, ciaooooo.

09 agosto 2010

Fine di un capitolo...

E si, la mia seconda esperienza in giappone, anche se prematuramente, sta per giungere al termine.
Nonostante avessi trovato un lavoro, purtroppo non sono riuscito ad ottenere il visto lavorativo, necessario per poter lavorare fino ad aprile. Bè che dire...che sono deluso? triste? confuso?...penso sia superfluo.

Sento solo che è arrivato il momento di iniziare qualcosa di nuovo, per evitare di vivere nel passato e sentirmi depresso (cosa che mi capita piuttosto facilmente); perciò tra un paio di settimane si ritorna a casa per finire i preparativi d'iscrizione all'università. Non so se e quando ritornerò in questo Paese, ma di sicuro per un bel pò non credo. Voglio concentrarmi sugli studi per ora, poi chissà.

Naturalmente con la fine di questa esperienza penso sia giunto il momento di chiudere anche questo blog. Ho avuto momenti difficili ma anche momenti di felicità, ed è stato bello condividerli con voi lettori per quasi 2 anni. In fondo è grazie anche al vostro sostegno se questa esperienza in Giappone è stata davvero "Fabulous", vi ringrazio di cuore.

Se tornerò con un nuovo blog penso sarà dopo che avrò iniziato l'università ed avrò un pò di tempo. Ciao....

20 gennaio 2010

悲しみ。。。

E rieccomi qui ad aggiornare il blog. Innanzi tutto buon anno a tutti i lettori del blog e non (anche se con 20 giorni di ritardo).

Questo sarà una degli ultimi aggiornamenti qui dal Jap. Infatti a fine febbraio ritornerò in Italia, ma questa volta definitivamente. Non starò a dilungarmi sulle cause di questa decisione (a cui si aggiungono anche le mancate ammissioni alle università), ma bisogna rassegnarsi ed andare avanti. Inutile dire quanto mi dispiace dover lasciare questo Paese nel quale mi ci trovo molto bene, dove ho conosciuto tante persone e dove mi sono fatto degli amici, anche se pochi a dir la verità, che non dimenticherò mai e che voglio ringraziare di cuore per tutto quello che hanno fatto per me. Di certo la vita non finisce qui, perciò continuerò il mio cammino, e spero che un giorno mi riporti di nuovo qui.

Nel prossimo post metterò un pò di foto arretrate, ma ora non me la sento proprio.
Alla prossima, ciaooooo.......