01 agosto 2020

Hokkaido Summer

E rieccomi con xxxxx mesi di ritardo a raccontarvi del mio viaggio estivo in Hokkaido. La stagione delle piogge in questo 2020 è stata a dir poco lunga ed estenuante (come se la pandemia non bastasse). Dopo aver programmato inizialmente di andare a Gifu, io e Nik abbiamo optato per una vacanza last minute in Hokkaido. Il motivo è semplice: era l'unica zona del Giappone in cui non pioveva.
In realtà c'ero anche già stato in Hokkaido (vedi post vecchi) e mi era piaciuto molto, quindi perché no. Inoltre a sto giro avrei visto un Hokkaido diverso, estivo, verde e soprattutto senza pioggia (si, non mi piace la pioggia). Ci siamo fatti una bella vacanza on the Road, girato un po' di bei posti e mangiato come indegni. 

Arrivati a Sapporo in aereo, abbiamo trascorso un paio di giorni in città (io c'ero già stato, ma Nik no, quindi ci siamo presi un po di tempo), e poi abbiamo iniziato il driving tour in auto, andando a Furano (zona famosa per i campi di lavanda e i suoi paesaggi suggestivi), Obihiro a trovare un vecchio amico, per poi prenderci un paio di giorni nei pressi del lago Toya (posto veramente consigliato, soprattutto per fare campeggio).

Non mi soffermo molto, e vi lascio al mini report fotografico.

Una volpe incontrata nei dintorni del Lago Toya.



Uno dei panorami mozzafiato del lago Toya.



Altra vista del lago Toya.




Questa "clava" gigante appertenente a qualche Oni sta a ricordare
che Noboribetsu è un famoso centro termale.



Panorama di Furano,
 con i suoi caratteristici campi di lavanda.



I vecchi stabilimenti della birra Sapporo,
nella omonima città, capoluogo della regione.




Vista di Sapporo dall'alto della Sapporo TV Tower.



24 luglio 2020

Un po di montagna

Al di là di quello che farebbe pensare la data di pubblicazione, il contenuto di questo post risale a circa un mese fa.
Approfittando di un weekend col bel tempo (cosa rara nel periodo giugno luglio) sono tornato a Okutama (ovest di Tokyo) per un po di natura, foto e movimento (che non fa mai male visti i kg di troppo).

Ho preso un breve percorso che va dalla stazione di Kori fino a Okutama, attraversando la foresta. In passato (prima che i Giapponesi iniziassero a viaggiare all'estero) doveva essere una zona abbastanza frequentata dai turisti tokyoti, e a testimoniare ciò ci sono parecchie strutture abbandonate, soprattutto vecchi ryokan e hotel. Come se non bastasse la zona (come molte altre nel Giappone rurale) soffre di depopolamento, quindi ci si trova davanti villaggi quasi deserti. 
I paesaggi sono davvero belli, in particolare i sentieri nella foresta, e il fiume. Tutto ciò può sembrare scontato, ma considerato che parliamo di una zona ad un'ora di treno regionale dal caos di Tokyo. Ora vi lascio alle foto.









Doveste mai trovarvi a Tokyo ed avere voglia di natura e silenzio, vi consiglio vivamente tutta la zona di Okutama.

Il prossimo post riguarderà le ferie estive trascorse in Hokkaido, un'altra regione che amo particolarmente.

Alla prossima!!!! 

21 aprile 2020

Primavera così così

Ciao a tutti, e rieccomi per un nuovo aggiornamento.

Purtroppo questo 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, e difficilmente la situazione migliorerà in breve tempo. Ma non voglio toccare il tema Coronavirus, penso che ne abbiamo tutti abbastanza.

Come vi anticipavo nel precedente post, ho iniziato un nuovo lavoro in un'azienda italiana di formaggi. Sarò responsabile della promozione e vendita dei prodotti (formaggi e salumi) nel nuovo store di Azabu-Juban, in centro a Tokyo. Non è un caso che abbia usato il futuro "sarò", infatti a causa della situazione attuale, l'apertura è stata rimandata a tempi migliori, quindi nel frattempo lavoro in ufficio.

Prima che venisse dichiarato lo stato di emergenza a Tokyo, ho fatto un salto a Okutama (ricordate il post sul campeggio?), nella parte più a ovest della prefettura di Tokyo, per qualche scatto. Sono andato al Lago Okutama, lago artificiale realizzato negli anni '50 con tanto di diga, una di quelle cose mai viste in vita mia, e quindi perchè no?.
Mi piacerebbe scattare di più fuori città, ma vista la situazione dovrò aspettare un pò.

Ora vi lascio con qualche scatto, alla prossima.








09 gennaio 2020

Nakasendo

E rieccomi puntuale dopo le vacanze (questo sarà il terzo post in meno di un mese, roba non da poco).

 

Come anticipato il mese scorso, durante le vacanze di fine/inizio anno, sono andato nella valle del Kiso, percorrendo un tratto di Nakasendo.

 

La Nakasendo (中山道, letteralmente la via attraverso le montagne) è una delle cinque vecchie vie consolari (Gokaido) istituite nel periodo Edo, che collegavano appunto la città di Edo (odierna Tokyo) con le località più importanti dellepoca. Nel caso specifico della Nakasendo la destinazione finale era Kyoto, dove risiedeva l’imperatore.

Oltre alla Nakasendo vi era unaltra via consolare che collegava le due città, ovvero la Tokaido (東海道, letteralmente la via dei mari dellest) che come lascia intuire il nome percorreva la parte costiera orientale (le linee ferroviarie Tokaido, cosi come il Tokaido Shinkansen prendono il nome da li).

 

Qui sotto trovate una cartina che vi aiuta a capire di cosa si tratta (fonte Wikipedia).

 


Essendo dei percorsi lunghi e soprattutto dissestati, il modo migliore per percorrerli era a piedi. Ovviamente le soste erano obbligatorie e lungo la via vi erano dei villaggi o Stazioni di Posta dette Shuku o Juku (宿) per offrire ai viaggiatori un posto per riposare, spedire oggetti, etc.

 

Molte di queste stazioni sono evolute in moderne cittadine col passare del tempo, perdendo sia la funzione che l’aspetto di un tempo. Tuttavia alcuni di questi piccoli villaggi sono rimasti pressochè identici ed oggi fungono da attrazioni turistiche. Le più famose si trovano al confine delle prefetture di Nagano e Gifu, nalla valle del fiume Kiso (denominata appunto valle del Kiso), e sono Tsumago e Magome.

 

Il tratto che collega queste due località, attraversa la foresta circostante ed è pressochè la stessa di un tempo, con salite, tratti sterrati, tratti pavimentati a lastre. Nel mio caso ho voluto fare un tratto più lungo includendo anche la stazione di Nagiso. Il tratto Nagiso-Tsumago-Magome si attesta sui 12 km, ed offre un atmosfera da vecchio Giappone senza pari. Partendo da Magome e facendo il percorso all’inverso, troverete meno tratti in salita.

 

Come al solito per maggiori info sulle Gokaido vi invito a chiedere a mamma Wikipedia. Nel caso specifico della Nakasendo, invece vi consiglio Japan-guide.com, uno dei siti che più consulto per idee di viaggio. È davvero ben fatto e da informazioni molto utili.

 

Ora come al solito vi lascio con un po di foto per farvi un’idea.

la stanza del ryokan dove ho alloggiato (da notare che in tutto lo stabile ero solo, immaginate l'ansia) 


una casa abbandonata sul tratto Nagiso-Tsumago. 


uno scorcio di foresta sul tratto Tsumago-Magome. 


la stazione di Tsumago. 


sentiero lastricato sul tratto Tsumago-Magome. 


segnaletica sul sentiero. 


statue sul tratto Tsumago-Magome. 


stazione di Magome. 


vi lascio con questa foto della mia cena al ryokan. 

Alla prossima, ciaooooo.