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25 settembre 2015

Il tempo vola...

Esatto, il tempo vola. Pensavo di essere in ritardo di qualche settimana e invece rieccomi qui a scrivere dopo ben 4 mesi (ringrazio Matteo per la sveglia), ma andiamo con ordine. A giugno sono stato a Tokyo per vedere vecchi amici e fare qualche intervista da inserire nel mio progetto di ricerca. Quest'ultimo procede bene anche se un po' a rilento, infatti avevo previsto di completare la bozza finale entro settembre, ma mi manca ancora un capitolo più le conclusioni. Nonostante ciò sono ancora in linea con le tempistiche, visto che la prima consegna è per dicembre (seconda a gennaio), quindi non dovrebbero esserci problemi. Per quanto riguarda i mesi estivi non c'è molto da dire, li ho trascorsi lavorando, andando al mare di tanto in tanto, e inviando curriculum ad aziende, anche se senza molto successo. Unica eccezione è stata la vacanza di 5 giorni a Okinawa. Per chi non lo sapesse la prefettura di Okinawa, un tempo conosciuta come Regno delle Ryukyus, è un arcipelago a sud dell'isola di Kyushu (dove vivo io) caratterizzato da clima tropicale e spiagge mozzafiato, una sorta di Hawaii del Giappone per farla breve. Le prove che Okinawa in passato fosse una nazione a se stante si trovano nella lingua locale, nei costumi, gli usi e nell'arte, tutto fortemente ispirato all'Impero Cinese (in particolare dinastia Ming e Qing). Durante questi 5 giorni ho avuto modo di fare immersioni in acque cristalline, visitare musei, provare cibi tradizionali, e rilassarmi un po' (ma soprattutto staccare un po la spina dalla solita vita a Beppu). Per il solito problema (mancanza di soldi) non ho potuto esplorare tutta l'isola principale e quelle circostanti, ma mi sono limitato a Naha (capoluogo di prefettura) e dintorni. Nell'ostello in  cui alloggiavo, ho avuto modo di conoscere tanta gente interessante e stringere nuove amicizie. Penso che questo sia il bello del viaggiare (anche se da soli). Per l'autunno si programma il completamento della tesi, l'inizio di un nuovo progetto commerciale (del quale vi parlerò solo a cose fatte) e forse anche un piccolo viaggio in Corea del Sud. Ora vi lascio con qualche foto di Okinawa. A prestoooooooo.





 

03 settembre 2014

Estate

E rieccomi dopo un mese di latitanza. In realtà non avevo niente di particolare da raccontarvi. Tranne un viaggetto di una settimana a Tokyo e 5 giorni in Kyushu con mio fratello, quest'estate è stata, e lo è tutt'ora, particolarmente noiosa. In dormitorio non c'è nessuno. C'è chi è tornato a casa e trascorso li l'intera vacanza, chi è andato in giro per il Giappone, e chi invece dopo due settimane di svago è tornato qui a lavorare/studiare (il sottoscritto). Purtroppo non tutti hanno soldi in abbondanza i tasca, perciò bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Tra l'altro vedo parecchi cinesi, vietnamiti, coreani, ecc che riescono a permettersi viaggi ovunque qui in Giappone, pur dichiarando di non avere soldi...si prostituiscono? i loro genitori si prostituiscono? prestiti in banca? Mah, la cosa mi lascia perplesso.
Come dicevo, questo mese si lavora parecchio (sono passato da 2 giorni alla settimana a 4), e la cosa non può che farmi piacere visto che l'ambiente di lavoro mi piace, più lavoro=più soldini, e soprattutto perché non avrei di meglio da fare in dormitorio. "Ma studiare no?" potrebbe dire qualcuno di voi. In effetti dovrei lavorare di più sulla mia tesi, ma me la prendo comoda, anche perché da ottobre non avrò più tante lezioni come in primavera, perciò avrò più tempo da dedicargli.

Sabato vado ad assistere ad una partita di calcio di J League 2 (serie b giapponese) tra Oita Trinita e Kumamoto Roasso (stendiamo un velo pietoso sui nomi, ma quando sono nate queste squadre il calcio italiano era il top e quindi usare nomi italiani faceva fico). Questa sarà la prima volta ad uno stadio per me, e quando l'hanno saputo i miei amici giapponesi sono rimasti di sasso. La loro reazione il più delle volte è : "Un italiano che non è mai stato allo stadio? Nooooo". In Italia non ci sono mai stato per vari motivi, primo tra tutti la sicurezza, oltre che per il prezzo (qui la squadra di casa, Oita Trinita, ha dato biglietti gratis per i residenti della prefettura).

Quello descritto sopra probabilmente sarà l'ultimo (e unico) evento di svago di questa noiosa estate. Tra l'altro non sono andato nemmeno al mare. Ma andarci da solo proprio non mi va, oltre al fatto che sia il mare che le spiagge qui non sono un granché.

Tra qualche settimana, quando arriveranno i nuovi inquilini in dormitorio, vi aggiornerò sui nuovi personaggi protagonisti del prossimo semestre. Ciaooooo


02 settembre 2009

Students in Japan...

Dopo aver letto numerose richieste d'informazioni da parte di molti (ed inaspettati) lettori del blog, ho deciso di riassumere in un post o due, tutto quello che c'e da sapere per quanto riguarda i tre aspetti principali (o almeno quelli che il sottoscritto ritiene essenziali) per studiare e vivere in Giappone: scuola, casa e costo della vita.

1.La Scuola
Naturalmente la prima cosa da fare prima di partire alla volta del Paese del Sol Levante è quella di scegliere la scuola dove studierà la lingua giapponese. Tenendo in considerazione che i prezzi sono all'incirca uguali per tutte le scuole, bisogna solo trovare quella più adatta alle proprie esigenze. Non tutte le scuole infatti hanno gli stessi corsi; per chi vuole continuare gli studi in Giappone e quindi accedere all'università, deve rivolgersi a scuole che fanno corsi di preparazione per l'ammissione all'uni jappa (College preparatory course), che è poi quello che frequento io. Inoltre consiglierei a coloro che verranno in Jap di scegliere una scuola con molti alunni di nazionalità diversa, per conoscere altre culture, ma sopratutto per evitare la mia sorte di unico europeo in una scuola di soli cinesi. Diciamo che dopo un pò di tempo sorgono molti problemi (come sta succedendo a me) nei rapporti con gli altri (per farla breve pensano che la scuola sia casa loro, fanno gruppo a parte, parlano sempre la loro lingua ed io essendo la minoranza non conto per niente). Quindi per evitare spargimenti di sangue (che ho rischiato di compiere in molte occsioni XD) vi pregherei di seguire il mio consiglio. Detto questo non resta che scegliere la scuola. Il luogo naturalmente va correlato con l'ubicazione della casa, onde evitare costosi abbonamenti mensili per i treni. Questo è un database di tutte le scuole di lingua Giapponese che ci sono a Tokyo.

2.La Casa
Altrettanto importante è naturalmente l'alloggio. Naturalmente nel momento di scegliere il tipo di alloggio (guest-house, dormitorio, appartamento, ecc.), bisogna tener conto delle proprie esigenze e del denaro a disposizione. I prezzi variano a seconda dei quartieri, quindi per vivere in quartieri come Shibuya, Shinjuku, Ginza, ecc dovrete aihmè vendervi qualche organo XDXD......
Altro elemento importante è la pulizia del quartiere; si perchè la Tokyo perfetta e pulita esiste solo nei fumetti (e nemmeno XD). Io vivo a Taito, che consiste nel "centro storico di Tokyo", quindi la parte più antica e più caratteristica, ma anche un pò sporca. E si, perchè è ad alta densità di senza tetto; naturalmente mi dispiace per loro, però diciamo che la notte (ma anche di giorno qualche volta) quando non c'è nessuno fanno della strada e dei marciapiedi il proprio bagno (eppure ci sono i bagni pubblici un pò ovunque), col risultato che di giorno a volte si possono sentire odori indesiderati. Naturalmente questo non vale solo per Taito, ma dipende dalle zone. Come agenzie conoscerete sicuramente Sakura House, ma ce ne sono anche altre con prezzi a volte migliori, tipo OAK house o Tokyo Rent.

3.Il costo della vita
Ed eccoci al punto più importante. Quanta grana vi servirà per vivere in Jap? Parecchia, ma andiamo per gradi. La scuola costa all'incirca 650-750.000 yen all'anno. Molte volte sono inclusi nel prezzo gite ed escursioni fuori Tokyo.
L'affitto della casa varia dai 30-40.000 yen per una stanza di dormitorio, ai 50-70.000 yen per una singola con bagno e cucina condivisi, fino a 80-100.000 yen per un monolocale di tipo 20-25 mq. Nella maggior parte dei casi nell'affitto è incluso gas, elettricità, acqua e collegamento ad internet. Fare la spesa può risultare caro sopratutto se si vuole cucinare italiano. La frutta e la verdura è cara come l'oro, ma cercando meglio si può trovare qualche sconticino quà e là. Molti di voi naturalmente avranno pensato al lavoro part-time. Ebbene se qualcuno vi ha detto che potete trovare lavoro senza sapere il giapponese, costui vi ha preso per il c... . Innanzitutto bisogna sapere abbastanza bene la lingua, poi bisogna saper compilare un curriculum in giapponese (completo al 100%), e presentarlo al posto dove si vuole provare (si ci vuole il curriculum anche per il lavoro part time). Lo stipendio si ottiene in base al numero di ore in cui si ha lavorato (all'incirca 800-1000 yen all'ora). Ottenere un lavoro da soli poi è molto difficile, in quanto stranieri, ma se a presentarvi è qualche prof o amico jappo, le chance aumentano. Nel mio caso, dopo aver provato per 6 mesi da solo senza trovare niente, una delle mie prof mi ha presentato ad un suo amico, ed in meno di 4 giorni ho ottenuto il lavoro.
Per quanto riguarda la burocrazia, visti, ecc. dovreste essere in grado di farcela da soli (in verità mi sono stancato di scrivere XDXD). I prezzi gli ho scritti in yen ma il cambio in euro potete farlo da soli su qualsiasi sito. E con questo è tutto. Spero di avervi aiutato un pò, alla prossima ciaoooooo.

22 settembre 2008

An unlucky beginning....

Intanto mi scuso con tutti per aver iniziato a scrivere solo dopo 4 giorni di permanenza in Giappone, ma ciò è avvenuto a causa di alcune circostanze alquanto negative. Per chi conosce l'inglese il titolo di questo primo post dovrebbe già dire tutto, ma per quelli che pensano l'inglese sia una leggenda metropolitana lo tradurrò io: UN INIZIO SFORTUNATO!
Innanzitutto ad attendere me e mio fratello Stefano all'arrivo a Tokyo non c'era una bella ragazza, bensì un bell'acquazzone, che ha reso non poco difficili gli spostamenti con i bagagli (non pesanti...di più). Arrivati all'albergo in cui avrebbe alloggiato Stefano, laciamo entrambi i bagagli per andare nel quartiere di Shinjuku dove si trova l'agenzia da cui ho preso casa. Arrivati lì, dopo aver firmato un mare di scartoffie e ritirato le chiavi della stanza, dopo aver preso i miei bagagli dall'albergo, ci dirgiamo verso casa mia, senza immaginare che sarebbe stata un'odissea. Arrivati alla stazione di Machiya (quartiere in cui abito), consultiamo la mappa che quelli dell'agenzia ci hanno dato ed iniziamo a seguire le indicazioni, col risultato che non si arriva mai; dopo aver scoperto con rammarico che la cartina che ci hanno dato è in scala 1:1.000.000 e dopo aver imprecato contro l'agenzia, inizio a chiedere indicazioni. Dopo circa un'ora la casa non salta ancora fuori, a questo punto ci sono 3 opzioni:
- la casa e "l'isola che non c'è" sono la stessa cosa;
- siamo i protagonisti di LOST;
- la colazione in aereo conteneva allucinogeni.

Per fortuna niente di tutto ciò anche se la terza opzione non è del tutto falsa........Dopo un pò la troviamo, finalmente!!! Bussiamo ed esce un ragazzo dicendo che abbiamo sbagliato casa, nonostante l'indirizzo sia quello. Seguono nuove imprecazioni all'agenzia. Ci accorgiamo subito che lo stesso indirizzo sta affisso su diverse case e dopo aver bussato a tutte la troviamo. Nessuna scoperta è stata mai così deludente. Sembra un sito storico di 3000 anni; mentre porto sù le valigie mi chiedo quali forme di vita possano mai abitare in questo posto e la mia richiesta viene subito esaudita: a metà scala intravedo una figura alta, magrissima, pallida, in pieno stile Divina Commedia che si presenta dicendomi che si chiama Chris, che è inglese e che sarà il mio inquilino.
Dopo questa spettrale visione io e Stefano sistemiamo le valigie e usciamo per andare a cenare, ma proprio davanti alla porta compare un ragazzo magro, un pò scuro di pelle e con un sorriso dark (ovvero con i denti sporchi), si chiama Thomas, è francese, e sarà l'altro mio inquilino. Bene, penso, abbiamo fatto una little Europe.....ed il primo giorno finalmente si conclude.

Visto che mi sono divulgato molto sul primo giorno non starò a descrivervi gli altri 3 ma vi mostrerò solo qualche foto.

October Fest all'Hibiya Park.
La nostra cena.....


Tedesche e giapponesi che intrattengono il pubblico....


La festa vietnamita al parco Yoyogi.
Una bella ragazza vietnamita che posa per noi.....


Le tantissime bancarelle presenti al festival...


Una scultura ricavata da un'anguria, veramente bella...



Per oggi è tutto, le altre foto le aggiungerò in seguito, anche perchè questo primo post è stato davvero fin troppo lungo. Ciao, alla prossima.