22 settembre 2008

An unlucky beginning....

Intanto mi scuso con tutti per aver iniziato a scrivere solo dopo 4 giorni di permanenza in Giappone, ma ciò è avvenuto a causa di alcune circostanze alquanto negative. Per chi conosce l'inglese il titolo di questo primo post dovrebbe già dire tutto, ma per quelli che pensano l'inglese sia una leggenda metropolitana lo tradurrò io: UN INIZIO SFORTUNATO!
Innanzitutto ad attendere me e mio fratello Stefano all'arrivo a Tokyo non c'era una bella ragazza, bensì un bell'acquazzone, che ha reso non poco difficili gli spostamenti con i bagagli (non pesanti...di più). Arrivati all'albergo in cui avrebbe alloggiato Stefano, laciamo entrambi i bagagli per andare nel quartiere di Shinjuku dove si trova l'agenzia da cui ho preso casa. Arrivati lì, dopo aver firmato un mare di scartoffie e ritirato le chiavi della stanza, dopo aver preso i miei bagagli dall'albergo, ci dirgiamo verso casa mia, senza immaginare che sarebbe stata un'odissea. Arrivati alla stazione di Machiya (quartiere in cui abito), consultiamo la mappa che quelli dell'agenzia ci hanno dato ed iniziamo a seguire le indicazioni, col risultato che non si arriva mai; dopo aver scoperto con rammarico che la cartina che ci hanno dato è in scala 1:1.000.000 e dopo aver imprecato contro l'agenzia, inizio a chiedere indicazioni. Dopo circa un'ora la casa non salta ancora fuori, a questo punto ci sono 3 opzioni:
- la casa e "l'isola che non c'è" sono la stessa cosa;
- siamo i protagonisti di LOST;
- la colazione in aereo conteneva allucinogeni.

Per fortuna niente di tutto ciò anche se la terza opzione non è del tutto falsa........Dopo un pò la troviamo, finalmente!!! Bussiamo ed esce un ragazzo dicendo che abbiamo sbagliato casa, nonostante l'indirizzo sia quello. Seguono nuove imprecazioni all'agenzia. Ci accorgiamo subito che lo stesso indirizzo sta affisso su diverse case e dopo aver bussato a tutte la troviamo. Nessuna scoperta è stata mai così deludente. Sembra un sito storico di 3000 anni; mentre porto sù le valigie mi chiedo quali forme di vita possano mai abitare in questo posto e la mia richiesta viene subito esaudita: a metà scala intravedo una figura alta, magrissima, pallida, in pieno stile Divina Commedia che si presenta dicendomi che si chiama Chris, che è inglese e che sarà il mio inquilino.
Dopo questa spettrale visione io e Stefano sistemiamo le valigie e usciamo per andare a cenare, ma proprio davanti alla porta compare un ragazzo magro, un pò scuro di pelle e con un sorriso dark (ovvero con i denti sporchi), si chiama Thomas, è francese, e sarà l'altro mio inquilino. Bene, penso, abbiamo fatto una little Europe.....ed il primo giorno finalmente si conclude.

Visto che mi sono divulgato molto sul primo giorno non starò a descrivervi gli altri 3 ma vi mostrerò solo qualche foto.

October Fest all'Hibiya Park.
La nostra cena.....


Tedesche e giapponesi che intrattengono il pubblico....


La festa vietnamita al parco Yoyogi.
Una bella ragazza vietnamita che posa per noi.....


Le tantissime bancarelle presenti al festival...


Una scultura ricavata da un'anguria, veramente bella...



Per oggi è tutto, le altre foto le aggiungerò in seguito, anche perchè questo primo post è stato davvero fin troppo lungo. Ciao, alla prossima.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ola!!!!!!!!!!!!!Cavoli sono stra contento che sei arrivato e che in qualche modo sei riuscito a sistemarti!!!Scrivi altre cose e posta altre cose,cosi vedo come te la passi!!!Saluti da Trieste!!!

IOSPERICOLATO ha detto...

cosi l'inglese esiste veramente??!!pensa un po...
certo che la sfiga casalinga ti perseguita anke e km cazzzzzoo, sembra incredibile ma in qll poche foto hai fatto capire tnt cose ma non vuol dire che non dovrai metterne altre, datti da fare a ricostruirti una vita e tutto prenderà un altra piega...forza e coraggio,anima e corpo...qlk caffè e stacina qui e li ..che cosa orrenda o appena detto,ma e così' che mi hai sempre racontato...vedrai ti mancheranno le giornate in classe. ALmeno una piccola parte in cui eravamo ttt insieme a giocare e divertirci e a ridere per te.sara cosi che ti ricorderò in questi anni anke per qst cose.a presto fabrì...e scrivi tnt tnt e in italiano sul blog perche anke noi vogliamo sapere...saluti dall'italia vagliòòò!!

Anonimo ha detto...

ciao Fabri, è un piacere leggere di te, era un po che nn mi collegavo (x cause di forza maggiore)ma mi fa piacere sapere che anche a distanza riesci a farmi sorridere con le tue battutine sarcastiche. Cmq nn dispero, un giorno ci rivedremo e potremo riderci in faccia raccontandoci le nostre disavventure ... ... ...