06 novembre 2008

Takoyaki...

Ciao raga, proprio ieri sera, tornando da scuola, ho notato molte persone indaffarate ad allestire bancarelle, striscioni, lanterne, ecc. sulla strada che percorro ogni giorno e ciò mi ha fatto pensare subito a qualche festicciola di quartiere. Stamattina, infatti, la festa era già iniziata con tanto di musiche tradizionali, e bancarelle di ogni tipo (ce n'era anche una che vendeva solo console tipo Ds, Psp, Wii.......in Italia le trovi solo nei negozi, se sei fortunato...) a non finire. Al ritorno da scuola inizio a sentire già 500 m prima profumo di yakitori, takoyaki, yakisoba e il mio stomaco naturalmente si è fatto sentire....Nonostante ci fossero cose strane (e quando sono strane son da provare...) ho optato per una classica confezione di takoyaki e non ne son rimasto deluso. Questi, oltre ad essere molto più buoni di quelli assagiati l'anno scorso a Kyoto, erano anche più economici (circa 300 yen), il che non dispiace. Purtroppo stasera non ho potuto fare foto alla festa perchè la sera vengono male col telefono, in compenso ne ho scattata una stamattina ed un paio ai takoyaki prima di divorarli (in effetti in 1 minuto erano già spariti). Vi lascio alle foto, alla prossima ciaooo.

Bancarelle....


I takoyaki in confezione....


E appena prima della tragica fine.......

5 commenti:

Unknown ha detto...

solo a me i takoyaki non piacciono ;_; sembra che tutti li adorino

Fabu ha detto...

magari se li hai mangiati una volta sola può anche essere che li hanno fatti male, come capitò a me l'anno scorso a Kyoto.....

Anonimo ha detto...

Che palleeeeeeeeeee!!!
Anche io li voglio assaggiare di nuovo, ma stavolta ad Osaka o cmq dove sono fatti bene... uff!
Quando scendo vado da Maki e mi faccio dare gli ingredienti, lei sicuro li ha...
*_*

Anonimo ha detto...

Hei Fabri zio sono Kurohito-san (credo di aver sbagliato a scrivere) come va? Mandami un'e-mail ogni tanto e complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

ahhhhhh voglio mangiasre anchio i takoyaki . . . giappone prima o poi arriverò . . .