23 luglio 2014

Dejavu

Rieccomi, sono passate due settimane dall'ultimo aggiornamento. Sono ancora in piena sessione di esami (che finiranno il 30), dopodiché potrò riposare un po. Non ricordo se ne avevo parlato, ma avevo intenzione di partecipare al festival universitario di novembre con un chioschetto di cucina italiana... esatto, "avevo intenzione". Dopo l'esperienza del world festival, come un deja vu, torno a scontrarmi con il modo di organizzare giapponese, ma sta volta non ho voluto rischiare di rodermi il fegato durante l'evento e ho ritirato la mia partecipazione. Tra i vari motivi, vi sono le assurde regole imposte dall'università e dal centro sanitario, tra cui:
- non si possono usare taglieri, coltelli o oggetti taglienti nel chiosco, bisogna preparare tutto prima;
- se possibile, non usare i fornelli nel chiosco perché il fuoco è pericoloso;
- non si possono utilizzare ingredienti come il latte, yogurt, panna e derivati... motivo? non è dato saperlo;
- il menù deve essere approvato dal centro sanitario, che deciderà se il cibo è appropriato o meno (???)
- il costo per partecipare è di 15000 yen (120€ circa) per l'attrezzatura;
- tuttavia l'attrezzatura è a noleggio e va pagata a parte (ma i soldi per la partecipazione?)
- in caso di pioggia l'evento verrà annullato e non ci sarà nessun rimborso;
- in caso di infrazione delle regole si verrà multati di 15000 yen, il chiosco chiuso, e si sarà costretti ad aiutare gli altri chioschi;
- tutti i chioschi (46) non potranno preparare il cibo sul campus perché non è igienico perciò la preparazione dovrà essere effettuata in un unica cucina (46 chioschi a cucinare con 4 fornelli elettrici.....);

Queste sono solo alcune, potrei aggiungerne molte altre ma ora mi sfuggono. Detto questo, indovinate quanta gente si è lamentata? Solo il sottoscritto. E ci risiamo... Non capisco come mai sono sempre l'unico a cui ste cose non vanno bene; è mai possibile che sia io quello che non vada bene? è mai possibile che nessun altro trova queste regole assurde??? intorno a me vedo solo pecore felici di seguire gli ordini che gli vengono impartiti dall'alto, e senza chiedersi minimamente il perché.
Vivo in un dormitorio dove ci sono più regole che studenti, e dove non ci si chiede il perché, ma si esegue e basta. Sinceramente sono estremamente deluso da tutto ciò ( e probabilmente qualcuno se la starà ridendo adesso, visto che ci tenevo così tanto a venire in Giappone). Le uniche note positive sono il lavoro part-time, dove il proprietario è davvero una persona per bene, e le lezioni, che sono interessanti e costruttive (sarà perché i prof non sono giapponesi? chissà...)... Vorrei avere il dono dell'indifferenza verso certe persone e situazioni, ma purtroppo non ce l'ho, ed ogni volta mi distruggo solo il fegato.

A causa di ciò ultimamente mi sto chiedendo se è veramente qui che voglio vivere in futuro. Il solo pensiero di avere una famiglia e dei figli "robot" in questa società, mi mette un'ansia tremenda. In Italia ci sono gravissimi problemi, ma anche qui non scherzano.

Detto questo, a settembre riprendo a studiare cinese e mi preparo per qualche certificato d'inglese come il TOEFL o IELTS. In futuro valuterò tutte le opportunità che mi si presenteranno.

09 luglio 2014

Giornate di m....

Non va proprio bene ultimamente, no no... e non per il fatto che un tifone forza 8 si sta per abbattere sul campus (isolandoci dal mondo esterno), ma soprattutto per il fatto che da qualche giorno non mi va la carta prepagata e sono senza un soldo. Sinceramente non mi interessa il motivo (che siano gli atm giapponesi o la carta in se che non funziona), sta di fatto che dovrò elemosinare fino al 15, giorno in cui "finalmente" riceverò la borsa di studio e molti problemi finiranno, o almeno quelli economici. Per il resto c'è poco da dire, sarò impegnatissimo con gli esami fino a fine mese dopodiché un po di relax, e poi a lavorare fino a ottobre (con qualche viaggio qua e là) ...